CORSO RICONOSCIMENTO DELLA FLORA DELLE PREALPI VENETE

Giardino Botanico delle Alpi Orientali - Belluno
11-15 luglio 2011

Corpo Forestale dello Stato
Ufficio Territoriale per la Biodiversità di Belluno

in collaborazione con
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA
DIPARTIMENTO TERRITORIO E SISTEMI AGRO-FORESTALI

Obiettivi
Il corso ha carattere prevalentemente pratico ed ha lo scopo di sviluppare nei
partecipanti l’abilità di riconoscimento delle specie vascolari della flora prealpina
e di alcuni habitat di interesse comunitario.

Programma
• Lunedì 11 luglio - Arrivo dei partecipanti nel primo pomeriggio. Lezione introduttiva
sulle caratteristiche della Riserva Naturale Integrale di Monte Faverghera
e organizzazione del laboratorio.
• Martedì 12 luglio – Sistematica del regno vegetale e caratteristiche generali
da osservare per il riconoscimento delle specie tramite l’utilizzo di chiavi dicotomiche.
Osservazione e determinazione delle principali famiglie presenti
Alimenti e Felicità

Il nostro vivere ha bisogno d’innumerevoli fattori tra cui il  mangiare , perché questo è un atto d’amore tra chi trasforma la materia “naturale”, vegetale o animale,  in qualcosa di buono e squisito ed ovviamente chi lo mangia. Mentre ciò che ci spaventa è proprio la parola cibo, che significa prendere (dal latino cibus e dalla radice capio) inteso come qualsiasi cosa...che si prende dalla natura per mantenere il corpo. Ovviamente qui siamo nell’indistinto e nel generico, senza riaffermare la qualità, la sostanza, la consistenza, il colore,  il gusto, il profumo e la piacevolezza di ciò che mettiamo in bocca, dal latino manducare, ossia mangiare.
La sottigliezza può sembrare esagerata, ma chi ama la vita, aborrisce definire cibo ciò che gli serve  per vivere, perché avrebbe solamente lo scopo di nutrire il proprio corpo, mentre noi vogliamo parlare sia del nostro corpo sia del nostro spirito, quindi di alimenti e dell’arte della buona tavola, dove il cuoco (coquinarius) attraverso la sua creatività  trasforma i prodotti nella natura in meravigliosi alimenti per la nostra felicità.
Cibi e Celiachia

La celiachia è un'intolleranza permanente alla gliadina (componente alcool-solubile del glutine). Presente in tantissimi cereali come il grano, farro, Kamut, orzo, segale ecc. e loro derivati o fatti con le loro farine.
Pur non essendo una malattia genetica comunque si manifesta in soggetti con predisposizione famigliare “dovuta” anche a dei geni del complesso di istocompatibilità sia ad altri “geni” non identificati. L’esperienza ci fa sottolineare che questi soggetti appartengono sia alla tipologia o terreno famigliare allergico-atritico (diatesi Manganese) sia infettivo (diatesi manganese-Rame) con soggetti particolarmente asciutti, con magrezza accentuata, ipostenici e con facilità sia ad un abbassamento delle difese immunitarie sia alla depressione costituzionale, anche se queste caratteristiche e manifestazioni non sono facilmente identificabili come origine o conseguenza della malattia.
Questo tipo di intolleranza al glutine causa gravi e progressive lesioni alla mucosa dell’intestino tenue che, parzialmente o totalmente regrediscono eliminando il glutine dalla dieta.
Ovviamente avere una grave congestione e lesione delle mucose dell’intestino tenue non solo determina acidificazione dell’intestino e di tutto l’organismo ma anche una progressiva perdita di vitamine, minerali e fattori nutrizionali determinando una sub-nutrizione.
La reversibilità della patologia è strettamente legata alla non assunzione di alimenti contenenti glutine o comunque da esso contaminati. La malattia celiaca non guarisce: il soggetto celiaco rimarrà tale per tutta la sua vita, l'unica cura consiste nell'adozione di una dieta rigorosamente priva di glutine.

Informazioni che nel passato ci fosse  questa malattia non  sono certe, mentre subito dopo la seconda guerra mondiale il pediatra olandese William Karel Dicke osservò che i suoi pazienti erano molto migliorati durante il periodo bellico, quando erano costretti a nutrirsi con una dieta a base di patate, mentre le loro condizioni di salute erano nuovamente peggiorate al termine del conflitto, quando essi avevano ripreso a consumare pane e prodotti contenenti glutine
Contaminazioni
Altro grave problema e la contaminazione di cibi che naturalmente sono privi di glutine ma che possono