Corso gemmoderivati
Risultati Finali
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Prima lezione Vittorio Alberti Naturopata |
Associazione Salvatica di Crespano del Grappa
Centro Ricerca Piante Officinali Veneto
LA
GEMMOTERAPIA
La Gemmoterapia
è una delle tecniche più recenti (anni 50) per utilizzare le proprietà curative
delle piante.
Questa tecnica galenica ormai fa parte sia della Fitoterapia
che dell’omeopatia.
Raccolta di gemme di Tilia tomentosa |
Nata
in Belgio (Bruxelles) dalle ricerche del Dott. Pol Henry, si diffuse in Francia ad opera del Dott. Max Tétau e dei Dott.ri O.A. Julian e Flament
di Caen.
Questo metodo terapeutico utilizza a scopo
medicamentoso le proprietà degli estratti ottenuti da tessuti vegetali freschi
ancora in via di accrescimento e
quindi allo
stato embrionale (Meristemi).
stato embrionale (Meristemi).
Raccolta di gemme di carpinus betulus |
sviluppo della pianta stessa e che serviranno a formare le parti nuove del vegetale dopo il suo riposo invernale.
Raccolta e pesatura germme di Tilia Tomentosa |
Infatti, ognuna di queste parti di vegetale è particolarmente ricca
di tessuti in via di accrescimento, e oltre alla presenza specifica di
particolari concentrazioni in principi attivi propri di taluna specie, essi
contengono acidi nucleici, aminoacidi,
auxine, biostimoline, citochinine, enzimi, fitormoni, giberelline,
micropolopeptidi, principi attivi, proteine, sali minerali, sostanze ormonali
e vitamine in grado di
interagire
con il quadro proteico dei mammiferi e dell’uomo. La Gemmoterapia è pertanto una metodica
terapeutica Pesatura gemme di carpinus betulus |
si lasciano macerare per tre settimane i singoli tessuti vegetali freschi costituiti appunto da tessuti meristematici quali: le gemme, i germogli, i giovani getti, i boccioli, i floemi, le giovani radici, gli amenti, gli amenti femminili fecondati, le giovani radici, la scorza interna di radici, la scorza di giovane ramo, la linfa, i semi, gli xilemi, o altri tessuti embrionali di vegetali in fase di crescita i quali risultano più adatti a tale scopo.
Pesatura gemme di Aesculus Hippocastanum |
terapia tissutale mediante tessuti embrionali, ma sia "blasto" che "embrio" sono termini generici, in quanto i tessuti embrionali ai quali farebbero
riferimento, potrebbero anche essere confusi con tessuti di natura animale. Pertanto, se si vuole dare una giusta ed appropriata tassonomia a questo metodo terapeutico, il termine più semplice ed appropriato dovrebbe essere "Meristemoterapia". Infatti i tessuti vegetali che si utilizzano sono tutti di derivazione meristematica. Inoltre, il termine meristema esprime un concetto univoco, non altrimenti interpretabile se non con il tessuto embrionale di origine vegetale.
CENNI STORICI
Alcune specie animali quando si ammalano vanno in
cerca di germogli.
Gli ovini e i caprini, che sono notoriamente ghiotti
di germogli, di giovani getti e della corteccia dei giovani rami, sembrano
essere refrattari ad ammalare di cancro. Gli stessi meristemi apicali di alcune
piante sono esenti da contaminazione e da aggressioni da parte di fitovirus che
spesso infettano altre parti dello stesso vegetale.
L’utilizzazione
delle gemme a scopo terapeutico non è un’idea del tutto nuova.
pulitura gemme aesculus h. |
Anche gli alchimisti non sfuggirono al fascino e alla
suggestione che nelle gemme e nelle radici potesse essere contenuta l'energia
vitale del vegetale: essi infatti preparavano "l’elisir di primavera" con le gemme, mentre "l'elisir d'autunno" era composto con
semi e radici.
pulitura gemme Tilia tomentosa |
Il
celebre Paracelso, anticipando di secoli le attuali
scoperte di fitochimica, aveva già intuito le diverse proprietà e le
indicazioni terapeutiche delle varie parti di una stessa pianta, asserendo:
"
…Ci sono forze diverse nelle gemme, nelle foglie,
nei bocci, nei frutti acerbi, nei frutti maturi,… quindi si deve
rivolgere la propria attenzione dal primo
germoglio sopravvenuto all’ultimo, poiché così è la natura… così vi è
una maturazione per i piccoli germogli,
una per le fronde, una per i fiori, una per le fibre, una per i succhi, una per le foglie, una per i frutti.".
Nel secolo scorso Filatov Vladimir Petrovich, oftalmologo russo (1875-1956), lo
stesso che introdusse per primo il trapianto di cornea, ideò una speciale
terapia per la rigenerazione tissutale basandosi sull'introduzione nell'organismo
di stimolatori biogeni
ricavati da tessuti animali e vegetali, conservati o sotto forma di estratti, i
quali venivano introdotti per innesto ed i loro estratti iniettati per via
parenterale. Infine Pol Henry, il quale intuì che negli embrioni
vegetali fossero presenti particolari principi attivi qualitativamente e
quantitativamente diversi dal tessuto vegetale adulto, e che questi, potevano
svolgere una precisa azione sul tracciato elettroforetico ed una specifica
azione terapeutica sull'individuo.
triturazione gemme aesculus h. |
Negli anni '50 egli indirizzò la propria ricerca sullo studio delle
variazioni del profilo proteico, espresse tramite l'elettroforesi, riuscendo a
stabilire, per ogni tessuto embrionale vegetale esaminato, l'attività sull'uomo
e la relativa risposta alla flogosi. La ricerca sperimentale si avvalse anche
dello studio e delle variazioni indotte dai meristemi sui colloidi proteici del
siero, di studi citologici epatici, di studi sul mielogramma, sulla risposta
ottenuta dalle cellule macrofagiche, dalle cellule linfatiche e da quelle
spleniche.
Pol Henry valutò inoltre l'azione dei tessuti vegetali sulla coagulazione ematica mediante lo studio delle variazioni tromboelastografiche; sperimentò inoltre le modificazioni enzimatiche indotte dai gemmoterapici, elaborando così il concetto di "sindrome biologica sperimentale" con il quale intendeva tutte quelle modificazioni ottenute dai gemmoderivati sui parametri biologici o paraclinici e risultate dall'azione di un determinato germoglio o di un tessuto meristematico, valutati mediante elettroforesi delle proteine, test di flocculazione, tromboelastogramma, studi citologici ecc. Il risultato dei suoi primi lavori apparvero negli Archives Homéopathiques de Normandie nel 1959. Da allora numerose sono state le pubblicazioni scientifiche attestanti la validità di questa metodica terapeutica. I suoi studi e la sua metodologia furono proseguiti ed approfonditi dal Prof. Netien (Facoltà di Medicina e Farmacia di Lione), da Didry, Martin, Paquelet, Ramussent e Reymond. Al Prof. Netien si deve, fra l'altro, la messa a punto di un controllo cromatografico per i diversi "gemmoderivati" e la ricerca di alcuni principi attivi presenti nei tessuti meristematici. Grande
Inizio lavorazione gemme di carpinus betulus |
GENERALITÀ
Triturazione gemme di carpinus b. |
La Gemmoterapia è un metodo di cura che utilizza estratti dei tessuti vegetali freschi in via di accrescimento. Nei germogli, nelle gemme, così come in altri tessuti embrionali di un vegetale, si può sempre ritrovare, qualunque sia l’età della pianta, la proprietà di mantenere le facoltà anaboliche totali della primitiva cellula vegetale; questa proprietà anabolica embrionale è capace di sviluppare tutte le potenzialità che non si ritrovano più nella pianta adulta. Poco utilizzata sino a qualche anno fa, essa è oggi in fase di notevole diffusione anche in Italia. Semplice da usare e praticamente priva di effetti collaterali, anche in caso di uso prolungato, la Gemmoterapia è in grado di curare diverse malattie acute e croniche e di essere un valido supporto o di sinergismo ad altre metodiche terapeutiche. Oggi l’utilizzazione di gemmoterapici si sta nuovamente diffondendo come terapeutica avente una propria individualità e come coadiuvante di terapie allopatiche, con risultati tutt’altro che trascurabili. Il motivo di questa diffusione è dovuto principalmente al fatto che i gemmoderivati non presentano tossicità intrinseca ed estrinseca, sono di facile somministrazione, consentono al medico di "drenare" il paziente prima di effettuare una cura omeopatica vera e propria, ottenendo così di detossificare
gemme triturate dui carpinus betulus |
Postulati
Alla base del metodo terapeutico gemmoterapico vi sono
principalmente quattro postulati:
1) - Poiché la vita è l'espressione
della dinamica cellulare, per curare è necessario utilizzare cellule in fase di
potenziale divisione che possano agire e stimolare altri tessuti cellulari.
2) - Poiché la vita animale dipende
completamente da quella vegetale, ciò che alimenta l'essenza della vita animale
può anche rigenerarla nelle sue alterazioni morfo-patologiche.
gemme triturate di carpinus betulus |
4) - Tra le piante utilizzate ai fini
terapeutici, le Betulle (Betula pubescens e verrucosa) e la Quercia (Quercus
peduncolata), sono quelle che possiedono le più spiccate capacità di adattamento, di acclimatazione, di resistenza, di diffusione e di
rigenerazione. Tutti i tessuti embrionali di queste piante formano la prima
base della terapeutica e del drenaggio meristematico.
I MERISTEMI
Dalle cellule embrionali (meristemi), situate
all’apice della radice o nelle gemme situate all’apice o nei nodi dei fusti,
originano tutte le altre cellule che formeranno le parti adulte degli organi
vegetali. Per ogni situazione ambientale e per ogni fase della vita della
pianta si va determinando un diverso sviluppo delle cellule di un suo particolare organo.
pesatura gemme dui Tilia tomentosa |
Per tutta la
durata della vita di una pianta, le cellule meristematiche producono cellule
figlie apparentemente identiche tra di loro; in seguito esse si differenziano
in modo da originare gruppi cellulari adatti a diverse funzioni che sono
proprie dei vegetali superiori. Si formeranno così fasci vascolari, fibre di
trasporto e di sostegno, foglie, ecc. Tutti i tessuti meristematici
rappresentano nella pianta la parte embrionale ancora attiva del vegetale
adulto e definito.
Abbiamo pertanto due distinti gruppi di
tessuti:
1) - Tessuti
embrionali meristematici (detti meristemi) che sono tipici degli stadi giovanili delle piante e
caratterizzati da una notevole attività mitotica delle zone di accrescimento.
2) - Tessuti
adulti o definitivi, tipici dello stadio adulto della pianta, i quali sono sempre originati
dai meristemi.
In tutte le piante superiori i tessuti meristematici
originati dalla divisione delle zigote, formano l’embrione del vegetale e,
pertanto, sono chiamati embrionali. L’embrione, a sua volta, mediante
germinazione, genera la plantula, nella quale si differenziano gli organi
definitivi, quali la radice, il caule e la foglia.
Claudio Mistura - diulizuione 1 DH |
-
AMENTI (Inflorescenze) = Chatons
-
BOCCIOLI = Boutons
-
GEMME = Bourgeons
-
GHIANDE = Glands
- GIOVANI GETTI (Germogli) = Jeunes pousses
-
LINFA = Sève
-
SCORZA DI RADICE (Corteccia interna di radice) = Ecorce de racine
-
SCORZA DI GIOVANE RAMO (Corteccia di giovane ramo) = Ecorce de tige
-
SEMI = Semences
METODO E STUDIO
Tre macerati di gemme |
Per la scelta dei tessuti embrionali vegetali da sperimentare a scopo terapeutico, Pol Henry valutò accuratamente la distribuzione delle specie vegetali sul globo terrestre che dal grande freddo del Polo Nord, passano dalla tundra alla taiga, alla fascia forestale siberiana, scandinava e canadese, soffermandosi in modo particolare sulle foreste di conifere fino ai boschi di latifoglie dell’Europa mediterranea. Per ogni specie egli esaminò il comportamento dei vegetali rispetto alla composizione chimica del terreno su cui crescevano e la loro capacità di colonizzare suoli
dopo 30 giorni di macerazione - filtrazione |
-
Studio
Filogenetico e Ontogenetico dei vegetali.
-
Studio Ecologico e Fitosociologico
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Studio Analogico piante – siero umano
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Studio Analogico del protidogramma elettroforetico
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Studio Analogico dei colloidi proteici
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Studio del Mielogramma sul topo
-
Studio delle turbe coagulative mediante tromboelastografia
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Studio Anatomopatologico
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Studio delle variazioni enzimatiche
-
Studio mediante computerizzazione
-
Sperimentazione clinica.
Nota: ovviamento il metodo analogico e quindi intuitivo è interessante dal pungto di vista storico e si lega alla medicina "antica", prima che la scienza iniziasse a comprendere l'estremamente piccolo ed usasse una procedura che seguendo dei protocolli portasse a dei risultati ripetibili e costanti nel tempo.
Nota: ovviamento il metodo analogico e quindi intuitivo è interessante dal pungto di vista storico e si lega alla medicina "antica", prima che la scienza iniziasse a comprendere l'estremamente piccolo ed usasse una procedura che seguendo dei protocolli portasse a dei risultati ripetibili e costanti nel tempo.
Tecniche di preparazione
Filtrazione dopo 30 giorni di Macerazione |
1) - RACCOLTA: i tessuti meristematici devono
essere raccolti nel loro tempo balsamico; le gemme ad esempio vengono prelevate
alla fine dell'inverno e all'inizio della primavera, rigorosamente fresche,
possibilmente nel loro abitat naturale, lontane da fonti inquinanti ed evitando
la raccolta durante condizioni climatiche o ambientali sfavorevoli che
potrebbero costituire motivo di deterioramento delle piante stesse.
2)
- PULITURA: le
parti fresche appena raccolte sono sottoposte a ripulitura accurata.
3) -
DETERMINAZIONE DEL GRADO DI UMIDITÀ E DEL PESO SECCO: un campione medio di vegetale
fresco viene utilizzato per determinarne il grado di umidità (tenore in acqua
della droga disidratata) ponendolo a disidratare in stufa a 105° C per un
periodo di tempo sufficiente al raggiungimento di un peso costante (peso
disidratato).
4) -
TRITURAZIONE: la
parte di materiale vegetale
fresco che è già stata pulita e selezionata, viene sottoposta ad appropriata
triturazione per agevolare l'operazione estrattiva da parte del solvente.
Filtrazione macerato di gemme di carpinus |
Facciamo un esempio: un chilogrammo di gemme
fresche di Ribes nigrum contiene il 75% di acqua. Quindi il peso di pianta
secca corrisponde al 25% del peso fresco.
Avremo perciò in 1 kg
di gemme fresche, 250 gr. di secco e 750 gr. di acqua.
Applicando il rapporto 1 : 20 avremo 250 gr.
x 20 = 5.000 gr.
che corrisponde alla
quantità di solvente che ci serve per la macerazione di un kg di gemme fresche.
A questo peso va
sottratto il peso dell’acqua contenuta nelle stesse, cioè 750 gr. Pertanto
5.000 gr. – 750 gr. = 4.250 gr.
Vittorio Alberti Naturopata - spremitura del macerato |
Esso sarà composto in
ugual misura di alcool e glicerina . I
750 gr. di acqua che mi servono me li regalerà la pianta. Infatti questa è
la quantità racchiusa nei suoi tessuti embrionali.
Dopo almeno 30 giorni
si filtra attraverso la decantazione del liquido e si spreme il residuo
vegetale o con dei pesi o con un torchio (300 – 400 atmosfere).
6) -
DECANTAZIONE, FILTRAZIONE E SPREMITURA. A macerazione conclusa si decanta e quindi si
filtra. Ciò che resta dopo la filtrazione viene ancora spremuto con una
pressione costante di circa 10-7 Pascal (vicina a 100 bar). Si mescolano quindi
il filtrato al prodotto della spremitura e si lascia riposare il tutto per
altre 48 ore ed in fine si filtra nuovamente. A questo punto si è ottenuto il
MACERATO GLICERICO (M.G.) di base, dal quale, con opportuna diluizione, si
otterrà il prodotto finale.
7)
- DILUIZIONE. Il Macerato Glicerico di base viene a questo punto diluito in proporzione
di 1:10 con una nuova miscela formata da acqua-alcol-glicerina preparata a
parte e composta da 50 parti di in peso di glicerina, 30 parti di alcol e 20
parti di acqua. Si ottiene così un macerato alla prima diluizione decimale
hahnemanniana (1 DH) che viene definito come M.G. 1 DH. Su 100 grammi di
macerato alla 1 DH devono essere presenti 0,50 g di prodotti di estrazione di
gemme disidratate, ad eccezione di Buxus sempervirens e di Viscum
album che essendo gli unici due derivati meristematici diluiti alla prima
centesimale (1 CH) conterranno l'equivalente di 0,05 g di giovani getti
disidratati. Di norma il grado alcolico raggiunto dai gemmoderivati oscilla tra
i 36-38°.
8) -
CONTROLLI. Il
prodotto finito, prima di essere messo in commercio viene sottoposto a
controlli atti a verificare e stabilire l'odore, il sapore, la densità, la
gradazione alcolica ed eventuali residui. Un ulteriore saggio serve ad
individuare la presenza di eventuali contaminanti quali il metanolo e il
2-propanolo.
9) -
CONSERVAZIONE. I
Gemmoderivati vanno infine conservati in recipienti di vetro scuro ben chiusi,
al fresco e al riparo dalla luce.
10)
- SCADENZA. Tutti i Macerati Glicerinati devono essere utilizzati
entro 5 anni dalla data di fabbricazione.
GEMMODERIVATI utilizzati in TERAPIA
Nella Farmacopea Francese sono citate 47 piante
officinali dalle quali sono ricavati 55 Gemmoderivati.
MODELLI di PRESCRIZIONE
Tre sono i modelli di pensiero che hanno sempre contraddistinto
il metodo gemmoterapico e tre sono di conseguenza le tecniche di
somministrazione: la prescrizione e l'utilizzazione dei Gemmoderivati può
infatti avvenire secondo tre criteri metodologici tutti altrettanto validi ai
fini terapeutici. Si distinguono le seguenti metodologie prescrittive:
Dimanizzazione manuale dei gemmoderivati |
1) - PRESCRIZIONE
ANALOGICA
2) - PRESCRIZIONE
CLINICA
3) - PRESCRIZIONE DEI GEMMODERIVATI A SECONDA DELL'EMUNTORE DI DRENAGGIO.
3) - PRESCRIZIONE DEI GEMMODERIVATI A SECONDA DELL'EMUNTORE DI DRENAGGIO.
IMMOTTIGLIAMENTO DEI GEMMODERIVATI FINITI |
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