FACCIAMO INSIEME GLI ESTRATTI IDROALCOOLICI
Gli estratti idroalcoolici sono la forma più evoluta ed efficiente dell'utilizzo delle piante officinali.
La loro produzione, anche casalinga è estremamente faciele...quello che è estremamte complesso e creare un fitopreparato inteso come l'unione di più estratti idroalcoolici e di gemmoderivati.
La difficolrà nella creazione dei fitocomposti deriva dal fatto che non è una via che si apprende ma
è una via iniziartica da maestro ad allievo...questo spiega perchè
è una via iniziartica da maestro ad allievo...questo spiega perchè
esistono pochissimi fitopreparatori ed esperti in fitopreparazione
e perchè la quasi la totale maggioranza delle aziende erboristiche
e farmaceutiche sono molto deficitarie o i loro tentativi di
fare fitopreparati sono limitati.
e perchè la quasi la totale maggioranza delle aziende erboristiche
e farmaceutiche sono molto deficitarie o i loro tentativi di
fare fitopreparati sono limitati.
Soluzioni Idroalcoliche: con questa definizione facciamo riferimento alla linea delle tinture Madri, se fresche e degli estratti fluidi se secche.
Alcool: l'alcool è fondamentale per i fitopreparati per tre motivi:
- agisce come solvente per estrarre i principi attivi che non sono solubili in acqua;
- agisce come vettore per trasportare i principi attivi;
Epilobium angustifolium monte Faverghera BL - permette un assorbimento veloce dei principi attivi già nello stomano.
Tempo Balsamico. Le piante devono essere sempre raccolte nel tempo balsamico della pianta, che significa nel momento della maggiore concentrazione di principi arttivi, in una giornata di sole, ascitta e lontana almeno 7 giorni dall'ultima pioggia. La raccolta viene fatta sempre di mattina prima che il sole stressi eccessivamente la pianta aspettando però che la rugiana evapori.
Macerati idroalcolici ex Tinture Madri: Il rapporto tra pianta solvente è di 1 : 10 (con piante fresche)
Si lavora sempre e solo con piante fresche perché garantiscono la presenza della totalità dei principi attivi e perché così utilizziamo anche l’acqua contenuta in esse (mediamente
70-80%).
La messa a macerazione delle piante deve essere rapidissima (entro 2 o 3 ore).
In questo modo evitiamo la degradazione dei principi attivi (perché la macerazione inizia prima che si attivino i processi degenerativi).
Gradazione alcoolica a seconda dei principi attivi che si vogliono
estrarre
|
|
65° - 70° |
si estraggono prevalentemente alcaloidi e oli
essenziali (es. piante balsamiche).
|
50° - 60° |
si estrapolano la grande maggioranza dei principi
attivi flavonoidi, antociani, saponine, tannini, ecc.
|
45° | in parte saponine, mucillaggini e i glicosidi molto polari (esempio Malva). |
IL PROCESSO DI LAVORAZIONE DEI MACERATI IDROALCOOLICI
triturazione Epilobium angustifolium |
Sarà appropriato assicurarsi che tutti gli elementi di supporto e di macerazione siano isolati dalla terra (vedi festa dell’Alchimia).
Pesato un campione della droga, si determinerà l’umidità per essicazione a 50° per 24 ore, visto che il rapporto tra droga e solvente dovrà essere di 1 : 10 del loro peso di droga disidratata.
Compreso il rapporto tra pianta fresca e pianta disidratata per calcolare esattamente la quantità di solvente da utilizzare si porrà la pianta, dopo una veloce triturazione, in un recipiente di vetro dalla bocca d’entrata ambia e comoda con la quantità stabilita 1 : 10 di soluzione alcoolica alla gradazione stabilita.
Si lascerà a macerare per 3 settimane (21 giorni) agitando frequentemente, poi si filtra per caduta con un torchio a pressione, a questo punto si può lasciare la gradazione finale di macerazione o come prevede la farmacopea francese si corregge la medesima. Si lascerà poi riposare per 24 ore in un luogo fresco per poi rifiltrare con filtro in carta.
aggiungiamo il solvente |
Il contatto pianta - solvente dura minimo 21 giorni o 30 giorni (o multipli di 3)
Facciamo un esempio: 1 Kg. di ortica fresca contiene il 75% di acqua. Quindi il peso di pianta secca corrisponde a 250 g. (25%).
Conoscendo questo valore determiniamo ora la quantità in peso di solvente da utilizzare: rapporto peso secco : solvente = 1:10.
Quindi su 250 gr. di pianta secca “dovremmo” aggiungere in teoria 2.500 gr. di alcool.
Nel caso dell'ortica il grado alcolico finale dovrà essere di 65°
Pertanto 1 kg di ortica fresca viene fatto macerare in 2,5 kg di solvente (1:10) a cui va sottratto il peso dell’acqua già presente nella melissa che è pari al 75% (750 g.) pertanto
1 kg. Di ortica verrà fatto macerare in 1,750 kg. di alcool a 65° (2,500 Kg. – 0,750 acqua = 1,750)
Pertanto:
1 kg. di pianta Fresca, mediamente, verrà macerato in 1,750 litri di alcool a 60-65°, secondo la farmacopea Francese.
Questo schema serve essenzialmente per avere un metodo uguale nel tempo di riferimento.
Alternativa: Macerazione per copertura
Questa tecnica è molto utile per la produzione casalinga, la quale non si pone l'obiettivo di una standarizzazione dei estratti. Si prendono le piante, esempio foglie di betulla, si tritano per poi disporle all’interno di un bel vaso in vetro capiente, coprite il tutto con una soluzione di alcool a 60 gradi fino a coprire il tutto, portando il solvente circa a due-tre centimetri al di sopra delle piante. Con un mestolo premere le piante in modo tale che siano coperte dalla soluzione.
Macerazione (opera in Nero) il Bel Nero |
Dopo 30 giorni filtrare ed imbottigliare su boccette da 100 cc. di vetro scuro.
Estratti fluidi (con piante secche)
Si segue il procedimento precedente solamente il rapporto tra droga (pianta) dovrà essere 1:10, (ma noi consigliamo di farle più concentrate in un rapporto 1:5). Questo tipo di estratti si effettuano solamente in casi eccezionali per le piante “locali” e di norma per quelle piante che provengono o da altre regioni italiane o da paesi esteri (es. ginseng).
DOSAGGI e Uso:
Ogni autore, erboristeria, farmacia, medico, naturopata inventamo dosaggi fantasiosi o poco chiari.
Noi vi consigliamo di regolarvi a peso corporeo.
Calcoliamo 2 gocce di estratto per ogni kg. di peso corporeo.
Esempio: 50 kg. di peso x 2 gocce = 100 gocce totali al giorno in tre assunzioni = 100 : 3 = 33,3 gocce in poca acqua prima dei tre pasti. Se per un bambino di 10 kg. x 2 = 20 gocce : 3 = circa 7 gocce prima dei tre pasti (attenzione solo con i calmanti tenersi un po' più bassi esempio 5 gocce x 3 per evitare l'eftetto paradosso). NB: di massima questa formula può essere usata anche in tutti i nostri animali mammiferi (chiedere il nostro parere)
A DESTRA TABELLA PER LA DILUIZIONE DELL'ALCOOL A 96°
La tabella di lato indica le proporzioni di alcol a 96° (quello comunemente in commercio) ed
acqua per ottenere la gradazione alcolica preferita. Ad esempio se vogliamo fare una tintura di qualche erba officinale usando 1 litro di soluzione idroalcolica a 70°, dobbiamo procederemmo come segue:
Si utilizza od un cilindro millimetrato od una caraffa millimetrata (si trova in ogni negozio di casalinghi) e per una soluzione a 70° si verserà 729 millimetri di alcol a 96° e 271 millimetri di acqua o di sorgente o minerale a basso residuo fisso.
Nota:
"Le capsule e le compresse sono molto limitate perchè devono sciogliersi tramite l'acqua nell'apparato digerente con una perdita fino al 70% dei principi attivi, entrano in competizioni con altri cibi e se i principi attivi non sono solubili in acqua (vedi cardo mariano) vengono eliminati attraverso le feci.
Per qualsiasi ulteriore info scrivete a: erboristeria.salute@gmail.com
o chiamateci al 366 4595 970
Vittorio Alberti Naturopata
dott.ssa Silvia Nogarol Naturopata
dott.ssa Ilaria Bisso Naturopata
Nessun commento:
Posta un commento