Glicemia - Iperglicemia

Indice: La glicemia – Iperglicemia – Alimenti concessi – Integratori alimentari utili - Dieta

La glicemia è la concentrazione di glucosio nel sangue.
Ovviamente è importante che rimanga entro i limiti dell'intervallo di normalità (65-110 mg/dl) ed è sicuramente auspicabile mantenere i livelli glicemici al di sotto del valore di 90 mg/dl, per ridurre il rischio di molte patologie, non ultime i tumori.
La glicemia è regolata da un complesso di meccanismi neurormonali e metabolici che ne garantisce una stabilità evitando oscillazioni in difetto o in eccesso.

Se l'apporto di glucosio comprese le scorte (nel fegato e nei muscoli) è insufficiente, la glicemia si abbassa (ipoglicemia) e inizia a manifestarsi la sofferenza cerebrale con capogiri e senso di spossatezza ed inefficienza, se non viene reintegrato per mezzo, il fegato sintetizza glucosio da proteine e da lipidi con un processo denominato gluconeogenesi. Tale processo provoca però un eccesso di urea (con sovraccarico renale) e un accumulo di corpi chetonici (scorie provenienti dall'utilizzo degli acidi grassi) con conseguente acidosi dell’organismo.
La variazione della glicemia dopo all'assunzione di carboidrati dipende dal loro Indice Glicedmico, cioè dalla
 velocità con cui aumenta la glicemia dopo l'assunzione di quel determinato cibo. L'indice è espresso in termini percentuali, rapportandolo alla velocità di aumento con la stessa quantità di glucosio (indice pari a 100): un indice glicemico di 50 vuol dire che l'alimento innalza la glicemia con una velocità che è la metà di quella del glucosio, ovviamente l’indice glicemico è solamente un fattore da tener presente sempre in combinazione con il carico glicemico ossia la quantità assunta, come per le diete dimagranti.

Insulina e glucagone

Il meccanismo che regola il livello del glucosio nel sangue è controllato da due ormoni antagonisti secreti dal pancreas: l'insulina e il glucagone.
L'azione dell'insulina è ipoglicemizzante (il livello di glicemia si abbassa) mentre quella del glucagone è, al contrario, iperglicemizzante (il livello di glicemia si alza).

L'insulina
L'insulina viene prodotta dalle cellule beta del pancreas; la sua secrezione avviene nel momento in cui c'è un aumento della concentrazione nel sangue di glucosio. L'insulina agisce anche sulle cellule muscolari (importante nello sport, sugli adipociti e sugli eritrociti che, assumendo glucosio dal sangue, provocano una diminuzione del livello glicemico.
Il picco insulinico è tanto maggiore quanto più alto è la percentuale di glucosio nei cibi.

Il glucagone
Il glucagone viene prodotto dalle cellule alfa del pancreas; la sua secrezione avviene nel momento in cui la concentrazione di glucosio nel sangue si abbassa.
Il principale organo-bersaglio del glucagone è il fegato; il glucagone ag

isce facendo rilasciare il glucosio immagazzinato nel fegato innalzando conseguentemente la glicemia. Un'altra importante azione del glucagone è quella di indurre le cellule epatiche e quelle muscolari a ottenere il glucosio dalle proteine.

Valori della Glicemia

Il valore della glicemia a digiuno varia dai 65 ai 110 mg/dl; a due ore dal pasto tale valore può salire anche a 140 mg/dl (glicemia postprandiale). Per valutare l'andamento medio della glicemia si utilizzano altri esami come la valutazione della fruttosamina sierica o dell'emoglobina glicosilata sierica (vi possono essere in alcuni casi dei “falsi positivi” causati da patologie tiroidee ecc.).

Prevenire
Le variazioni glicemiche dipendono da numerose cause, ovviamente l’alimentazione è la più importante in combinazione con l’attività fisica.
L’alimentazione tipica dei paesi occidentali ricca di zuccheri e grassi è la causa principali dell’iperglicemia e della diabete I e II.

Alimentazione Naturale
Un’alimentazione ben equilibrata, rispettosa delle combinazione alimentari e non punitiva ma attenta agli eccessi è l’unica vera garanzia di salute e prevenzione.

Cibi Vietati
Tutti i cibi con zuccheri aggiunti anche sottoforma di succo d’uva o mele concentrato (vedi marmellate), l’alcool

Indice di Sazietà
Nella nostra dieta tipo daremmo molta importanza anche ai cibi che hanno un buon indice di sazietà come:
- la frutta ha in genere un buon indice di sazietà tranne la frutta secca, l'uva e i mandaranci: in sostanza la sazietà è aiutata dalle fibre ed è depressa dal contenuto di grassi e di zuccheri;
- la carne e il pesce hanno un buon indice di sazietà;
- la verdura (comprese le insalate) ha un buon indice di sazietà; fanno eccezione le verdure caloriche come i fagioli(?) o le patate;

Mentre useremo con estrema cautela i cibi che saziano poco e ci possono ingannare perché saziandoci poco inavvertitamente ne mangiamo di più come:
- la pasta, la pizza e il pane;
- tutti i formaggi;
- tutti gli insaccati (tranne il prosciutto cotto e la bresaola);
- tutti i dolci;
- tutti i condimenti (burro, olio, maionese ecc).

Importante è fare una dieta settimanale molta attenta ed evitare le abbuffate, ciò non toglie che in alcune situazione eccezionali o feste ci possiamo permettere qualche piccolo extra.

Utilizzate il potere saziante della verdura che viene consumata preferibilmente come antipasto
Utilizzate salse che diano sapore ed aroma ( salsa di soia, erbe aromatiche, spezie ecc.)
Per quei occasionali dolci usate sempre una base proteica (ricotta, panna ecc.).

Da Ricordare:
I cibi ricchi di fibre rallentano la digestione e quindi l’aumento della glicemia pertanto mangire cibi integrali ricchi di fibre.

Iperglicemia

Si parla di iperglicemia quando il tasso di glucosio nel sangue sconfina nell'anormalità per eccesso:
durante la giornata oscillazioni che vanno dai 60 ad 140 mg/dl sono considerate normali. Si parla di iperglicemia postprandiale quando dopo due ore dal pasto la glicemia supera i 140 mg/dL.

Si parla di alterata glicemia a digiuno quando i livelli glicemici, misurati su un piccolo campione ematico venoso, risultano:
superiori o uguali ai 110 mg/dL, ma comunque inferiori ai 126 mg/dL (, che sono patognomici del diabete)

Sintomi e diagnosi di iperglicemia

L'iperglicemia è una condizione clinica caratterizzata dalle "tre P":

1) poliuria: aumento della quantità di urina emessa durante la giornata;
2) polidipsia: aumento della sete;
3) polifagia: aumento della fame;

La causa più frequente di iperglicemia è il diabete mellito, malattia caratterizzata da un difetto di secrezione funzionalità dell'insulina. Ovviamente molti altri ormoni intervengono nella regolazione dei livelli glicemici dell'organismo, come le condizioni potenzialmente in grado di provocare iperglicemia.

IPERGLICEMIA DA STRESS: in condizioni di stress fisico e psichico i livelli ematici di ormoni iperglicemizzanti - come le catecolamine ed il cortisolo – aumentano più o meno sensibilmente.
IPERGLICEMIA DA FARMACI: nel diabetico in terapia ipoglicemizzante, l'iperglicemia deriva molto spesso dall'insufficiente o variazione di somministrazione di insulina o di farmaci ipoglicemizzanti.
Le terapie a base di cortisonici, mimando l'azione del cortisolo, aumentano le concentrazioni sieriche di glucosio al pari dell'epinefrina (adrenalina = stress). Tra i altri medicinali che possono causare l’aumento della glicemia: beta bloccanti, diuretici tiazidici, niacina, ormone della crescita, inibitori della proteasi, pentamidina, asparaginasi ed alcuni antipsicotici.
IPERGLICEMIA PER ABITUDINI COMPORTAMENTALI: ridurre bruscamente l’attività fisica (quindi passare all’inattività) o consumare un pasto ricco di carboidrati favorisce, soprattutto nel paziente diabetico, ad elevare i livelli glicemici.

In alcuni casi si manifesterà una lieve iperglicemia durante la gravidanza, tale condizione se si presenta merita comunque un attento monitoraggio, in modo da gestire al meglio l'eventuale comparsa di diabete gestazionale.

Diabete Mellito

Il diabete mellito primario non può essere considerata una Singola malattia, ma una famiglia di malattie. Colpisce 1-2%  della popolazione occidentale ed è caratterizzato da

1) Una relativa o assoluta deficienza di insulina

2) Un relativo o assoluto eccesso di glucagone

Ci sono due forme di malattia primaria
1) Diabete mellito insulino dipendente (forma giovanile associata a magrezza
2) Diabete mellito non insulino dipendente (forma adulta associata ad obesità

I fattori ambientali del Diabete Mellito Primaria sono diversi nelle due forme

1) INSULINO DIPENDENTE
entero-virus
virus della rosolia
virus della parotite
virus dell’influenza
virus dell’epatite

2) INSULINO INDIPENDENTE
eccessiva alimentazione
scarso esercizio fisico

PATOGENESI DEL DIABETE INSULINO DIPENDENTE

La suscettibilità genica di tale forma è probabilmente localizzata sul braccio corto del cromosoma 6 nel locus D del sistema di istocompatibilità (HLA)

CHIAVE DELLA PATOGENESI

1) Meccanismo genetico

2) Fattore ambientale iniziante (virus) che agisce sulle cellule B delle isole di Langherans determinando l’espressione di antigeni MHC di classe II, normalmente presenti solo su cellule immunocompetenti. Le cellule b vengono riconosciute come non self dal sistema immunitario e distrutte per:

a) attacco cellulare (immunità cellulare)

b) produzione di anticorpi (immunità umorale)

PATOGENESI DEL DIABETE MELLITO NON INSULINO DIPENDENTE

Questa forma sembra essere quasi ma non completamente determinata da fattori genetici. Non si sviluppa autoimmunità.

Il meccanismo patogenetico è spiegato da:

 Iniziale insulino resistenza e successiva alterazione della funzione delle cellule b.

 Iniziale difetto delle cellule b e successiva resistenza periferica all’insulina

 Contemporanea resistenza periferica all’insulina ed alterazione della funzione delle cellule b.

RESISTENZA ALL’INSULINA
Circa 20 anni prima dell’instaurarsi della malattia, si verifica una resistenza all’insulina ed inizialmente la secrezione di insulina è normale, o aumentata per poi decrescere col tempo. Solo quando si verifica sia deficit di insulina che resistenza periferica, si determina l’iperglicemia e quindi la malattia.

Diabete Mellito autoimmune e le proteine del Latte

Il diabete di tipo I, come già sottolineato in molti casi ha un’origine autoimmune, in cui linfociti T, attivati verso alcuni autoantigeni pancreatici, quali insulina e glutammato decarbossilasi, infiltrano le insule pancreatiche e distruggono le cellule produttrici di insulina. Fattori ambientali quali gli antigeni alimentari ed i virus sono stati associati con il diabete di tipo 1.
Tra gli antigeni della dieta, è stato postulato il ruolo delle proteine del latte vaccino come uno dei fattori responsabili del diabete tipo I; in particolare l'uso di formule a base di latte vaccino e' stato considerato un fattore di rischio per lo sviluppo di diabete di tipo 1 in individui geneticamente suscettibili (2).

Integratori Alimentari utili per aiutare il nostro organismo

Oligoelenento " Zinco - Nichel - Cobalto
Gli oligoelementi svolgono importanti azioni sia di catalizzatori che sono sostanze o miscele di sostanze che in un fenomeno chimico determinano delle variazioni della velocità di una reazione chimica , il catalizzatore non viene consumata dal procedere della reazione stessa.

Lo Zinco-Nichel-Cobalto è il complesso regolatore endocrino della “sindrome da disadattamento” dell’asse ipofiso-pancreatico.

Lo Zinco è l’oligoelemento essenziale della crescita, dell’integrità cellulare e della modulazione immunitaria.
Il Nickel è un oligoelemento che potenzia l’attività dell’insulina.
Il Cobalto è il regolatore del sistema neurovegetativo, indicato nelle distonie neurovegetative.

Proprietà: Lo Zinco-Nichel-Cobalto è il complesso regolatore endocrino della “sindrome da disadattamento” dell’asse ipofiso-pancreatico.

Indicazioni
- Alterazioni del metabolismo glucidico (intolleranza, iperglicemia, prediabete, diabete del II tipo), caratterizzate da bulimia, malessere prima dei pasti e sonnolenza post-prandiale.
- Sovrappeso e obesità.- Diete dimagranti.

Importante: l'uso di questo composto nei soggetti insulino-dipendenti permette di abbassare la glicemica del sangue e di "ridurre" la percentuale di insulina utilizzata per dose giornaliera.

Cromo Pidolato
Cromo aumenta la tolleranza al glucosio ed e importante nel metabolismo delle lipoproteine plasmatiche.
Il cromo è assorbito dall'intestino tenue viene trasportato ai tessuti legato alla tranferrina e lo si ritrova nei mitocondri, nei microsomi e nel citosol del fegato. Il cromo organico è un componente di una sostanza chiamata GTF (fattore di tolleranza al glucosio); gli altri componenti sono la niacina e alcuni aminoacidi. Il cromo stimola l’attività degli enzimi responsabili del metabolismo del glucosio, utile per l’energia e per la sintesi degli acidi grassi e del colesterolo. E’ stato provato che il cromo aumenta l’efficacia dell’insulina e la sua capacità di manipolare il glucosio, prevenendo l’ipoglicemia (troppa insulina) o il diabete (poca insulina). Il cromo può impedire la formazione di placche aortiche e una sua carenza può favorire l’aterosclerosi. La carenza di cromo è molto frequente nelle donne incinte a causa dell’alta quantità utilizzata dal feto.

Il cromo picolinato migliora il controllo della glicemia nelle persone affette da diabete di tipo II già in cura con sulfonilurea, una classe di farmaci ipoglicemici a lunga azione. I soggetti analizzati sono stati pazienti diabetici, di età compresa tra i 25 e i 75 anni, che si curavano seguendo una dieta ipoglicemica oppure assumendo un basso dosaggio di farmaci.

Lo studio randomizzato, della durata di 10 mesi, a doppio campione cieco ha evidenziato che l’integrazione di cromo picolinato in associazione all’ipoglicemico nei soggetti affetti da diabete di tipo II migliora in maniera significativa la glicemia, la sensibilità all’insulina e i livelli di grasso viscerale (Vega C.P. “Chromium Improves Glycemic Control When Sulfonylurea is Insufficient”, Medscape, Epub 2007 Aug 03).

Il Cromo è Indicato:
Diabete - Iperglicemia - Stanchezza Fisica E Mentale - Desiderio Esagerato o Improvviso di Cibi Dolci - Fame Improvvisa - Depressione - Invecchiamento Precoce

Gymnema silvestris (fam. Asclepiadaceae) è una pianta rampicante dalle grandi dimensioni proveniente dalle foreste tropicali del nord e dell'ovest dell’India: l'acido gimnemico contenuto nelle foglie rigenera le cellule del pancreas mediante la secrezione dell'insulina, migliora la loro assimilazione del glucosio ed elimina la percezione del gusto zuccherato.
l principio attivo della Gymnema è l'acido gimnemico che svolge la sua azione ipoglicemizzante attraverso due meccanismi principali: 1) inibizione dell'assorbimento dello zucchero (saccarosio) a livello intestinale; 2) aumentata trasformazione metabolica del glucosio a livello cellulare. L'acido gymnemico possiede una molecola simile a quella dello zucchero, ma più grossa, per cui si lega ai recettori intestinali adibiti all'assorbimento del saccarosio bloccandoli reversibilmente. Tale blocco si instaura velocemente e permane per molte ore soprattutto se le dosi sono ripetute nell'arco della giornata, IMPEDENDO PER IL 50% l'assorbimento dello zucchero.
La Gymnema agire esclusivamente sui recettori intestinali specifici degli zuccheri rappresentando quindi un aiuto nelle diete ed anche per le persone diabetiche. Poiché essendoci un cambiamento nell’assorbimento dello zucchero c’e’ un cambiamento conseguente nella glicemia.
Forma utilizzata:  capsule.

Opuntia ficus-indica (Commercializzato con il nome di: Nopal)
Cactacea alta fino a 3-4 metri, dai rami-foglie trasformati in pale appiattite munite di corte spine, Nopal è originario del Messico, naturalizzato in tutto il Centro e Sud-America e nel bacino del Mediterraneo. Accumula nei tessuti spugnosi dei cladodi una serie di sostanze mucillaginose (frazione polisaccaridica). Produce bei fiori di colore giallo dai quali si sviluppano frutti carnosi edibili, ovoidali, rossastri, muniti di spine irritanti.Il Nopal è impiegato nella medicina popolare messicana per il trattamento del diabete mellito e controllo del peso corporeo. Al fine di valutare l'efficacia e selezionare la parte di pianta maggiormente attiva sono stati effettuati numerosi studi, dal 1980 ad oggi, che hanno dimostrato non solo l'attività ipoglicemizzante del Nopal ma anche la positiva influenza su altri disturbi metabolici, quali obesità e iperlipidemie. La polpa disidratata di Nopal è risultata possedere la massima attività grazie alla forte concentrazione di frazione polisaccaridica presente, costituita prevalentemente da un polimero di galattosio, arabinosio e altri zuccheri denominato opuntiamannano, al quale si deve la capacità di legare i grassi e gli zuccheri ingeriti, che diventano pertanto non assorbibili e quindi eliminati tal quali. La glicemia diminuisce entro 4-6 ore dall'assunzione. Unitamente alle altre sostanze pectiche esplica anche effetto saziante. La vitamina B3 potenzia l'azione ipolipemizzante impedendo la trasformazione del glucosio ematico in colesterolo e favorendo la trasformazione del colesterolo LDL (dannoso) in HDL (buono). Le mucillagini presenti sono anche in grado di controllare l'eccessiva acidità gastrica e di regolarizzare il transito intestinale (effetto blandamente lassativo). L'alta concentrazione di sali minerali può invece spiegare l'uso tradizionale in Messico come drenante-diuretico e tonico cardiaco.
Il Nopal ha proprietà ipoglicemizzanti ed è usato con buoni risultati come coadiuvante nelle diete, grazie anche alla capacità di legare gli zuccheri ingeriti rendendoli non assorbibili dal nostro organismo, con conseguente eliminazione ed agendo sul metabolismo dei grassi contrastandone l'accumulo eccessivo.
Forma utilizzata: capsule.

Noce: Gemmoderivato Juglans regia

Il noce (Juglas regia) è un albero vigoroso, caratterizzato da tronco solido, alto, diritto, portamento maestoso; presenta radice robusta e fittonante.
È una pianta monoica in cui i fiori maschili sono riuniti in amenti penduli, lunghi 10-15 cm, con numerosi stami, che appaiono sui rami dell'anno precedente prima della comparsa delle foglie.

I fiori unisessuali femminili schiudono da gemme miste dopo quelli maschili (proterandria), sono solitari o riuniti in gruppi di 2-3, raramente 4, appaiono sui nuovi germogli dell'anno, contemporaneamente alle foglie. Il frutto è una drupa, composta dall'esocarpo (mallo) carnoso, fibroso, annerisce a maturità e libera l'endocarpo legnoso, cioè la noce vera e propria, costituita da due valve che racchiudono il gheriglio con elevato contenuto in lipidi.

Le gemme di Juglans regia sono indicate:
- nell’insufficienza pancreatica funzionale e nei postumi delle pancreatici
- nelle insufficienza pancreatica con sindromi da malassorbimento (flatulenza, meteorismo postprandiale, tensione addominale),
- nei disturbi della glicoregolazione che sviluppano iperglicemia.

Gelso: Gemmoderivato Morus nigra
Il Gelso è un albero che può raggiungere l’altezza di 10-12 metri con chioma larga; l’età media si calcola a 100 anni, ma esistono certamente individui plurisecolari. Le radici sono robuste, profonde di colore giallo aranciato. Il Tronco è eretto e irregolarmente ramificato, raggiunge negli individui adulti un diametro di circa 70 centimetri; è rivestito da una corteccia bruno grigiastra, screpolata, reticolata a piccole scaglie Le Foglie sono caduche, alterne irregolarmente seghettate.


Le gemme sono indicate:
- forme diabetiche (diabete non insulino-dipendente), in associazione ad Acer campestre, Olea europaea e Juglans regia),
- intolleranza glucidica o diabete sub-clinico.

Importante per i Diabetici Insulino-dipendenti.

Complicanze Diabetiche


1 - Aterosclerosi, caratterizzata dalla deposizione di lipidi sulle pareti vasali con rischio per coronaropatie, disturbi ischemici cerebrali, insufficienza arteriosa degli arti.
2 - Retinopatia diabetica, alterazione dei capillari a carico della retina.
3 -Nefropatia diabetica, alterazione dei capillari a carico dei reni.
4 -Neuropatia diabetica, sofferenza del sistema nervoso periferico che si manifesta con crampi e disturbi della sensibilità, ma può colpire anche il sistema nervoso vegetativo con disturbi diffusi ai vari organi interessati.
5 - Ulcera diabetica, comparsa di ulcere agli arti inferiori.
6 - Aumentata suscettibilità alle infezioni, ad esempio cistiti, vaginiti ecc.

Altra caratteriustica tipica dei soggetti insulino dipendenti è la perdita dell'efficienza nel trasformare i caroteni in Vitamina A (Retinolo) con gravi problematiche ai tessuti, mielina ed im modo particolare nella produzione del portora retinico responsabile d'un'efficiente visione notturno ed a luce artificiale.

Integratori consigliati

Bioflavonoidi
I bioflavonoidi sono sostanze idrosolubili (Vitamine?), sono spesso presenti insieme alla vitamina C. I bioflavonoidi (circa 500 tipi) danno colore ai fiori, alle foglie e agli steli.

Agiscono da antiossidanti, impedendo l’ossidazione da parte degli enzimi contenenti rame, della vitamina C e della adrenalina. Essi inoltre chelano il rame dall’organismo.
Sono vitali per il rafforzamento dei capillari e per diminuire la loro permeabilità. Queste azioni contribuiscono a prevenire emorragie e rotture di capillari, a sostenere i tessuti connettivi e a predisporre una barriera contro le infezioni.

I bioflavonoidi vengono utilizzati:
nelle emorroidi;
nella fragilità dei capillari;
nella fluidificazione del sangue;
nelle vertigini causate da labirintite;
nell’asma (ottimi risultati con la loro somministrazione);
come agente protettivo contro gli effetti dannosi dei raggi X;
nella cura di reumatismi e febbre reumatica;
nei disturbi ai vasi sanguigni dell’occhio che colpiscono i diabetici sembrano reagire ad un trattamento a base di bioflavonoidi e vitamina C.
Forma utilizzata: capsule

Vitamina A da fonte animale ( olio fegato di merluzzo)
La vitamina A in natura si trova in due forme principali : il retinolo (di origine animale) e i carotenoidi (di origine vegetali) che sono provitamine, cioè precursori della vitamina A. è fondamentale per un regolare funzionamento della retina e della vista notturna, crepuscolare e artificiale.

Agisce come cofattore in diversi sistemi enzimatici ed è indispensabile per la crescita delle ossa e per la funzione testicolare e ovarica. La vitamina A interviene anche nello sviluppo embrionale, regolando la crescita e la differenziazione dei tessuti.
I Diabetici insulino dipendenti perdendo l'efficienza che trasforma i caroteni in Vit. A necessitano d'assunzione di Vit. A da fonte animale, la quale previene, in parte,le problematiche retiniche tipiche delk Diuabetico insulinodipendente.
Forma utilizzata: perle
Dieta & Glicemia

DA ELIMINARE
Tutti i dolci – lo zucchero - i dolcificanti - tutti i carboidrati raffinati – l’alcool – bibite analcoliche – bibite dietetiche - il SALE – il FUMO – il latte - frutta e verdura non concessa

Frutta concessa: Uva spina – Ribes – More - Lampone - Mirtillo - Albicocca secca – arancia – fico – mele in genere – prugne fresche – pesche noci - albicocca – pere – mandarino – ciliegie
Verdure concesse: Porri – Ravanello – Scalogno ––– Cipolla – Asparagi – Broccoli - Cavolini di
Bruxelles – Cavolfiore – Cavolo – Crauti – Funghi – Fagiolini - Lenticchie verdi – Piselli – Cannellini - Ceci - Fagioli in genere – azuki – soia verde – Fagiolini – Spinaci – Zucchine – Bietola – radicchio ai ferri.
Verdure cruda in insalata concesse: Lattuga (tutti i tipi) - Ruccola – valeriana - radicchio - Cetriolo - Peperoni – pomodoro - Sedano, gambo - Carote (crude) -Finocchio - Germogli in genere - insalata belga - Rape (crude) - Girasole (semi).
Dolcificanti concessi in minime dosi: Miele – fruttosio – malto.
Cereali concessi: Quinoa - Orzo mondato – Amaranto – riso selvatico.

Si possono usare con Attenzione: Riso e Cereali integrale o semintegrale – pasta integrale o semintegrale al dente – grano saraceno – marmellata senza zucchero e non dolcificata con succhi.

DIETA TIPO SETTIMANALE

Ovviamente questa dieta è di massima e si basa essenzialmente sull’Indice Glicemico dei cibi ma, come detto precedentemente, bisogna tener ben presente anche la quantità introdotta (carico glicemico) e le calorie pertanto è fondamentale mantenere o riportare il proprio peso su valori ottimali e fare pasti non abbondanti.

Acqua: ricordatevi che siamo un organismo a base acqua pertanto assumere almeno 2,5 litri di acqua con un valore di Residuo Fisso inferiore a 100 mg./litro (Lauretana 14, Plose 22, S. Anna 39, Norda 44,5, Levissima 78)

Condimenti: olio extravergine d'oliva (Vit. E) ed olio di Lino (omega 6) spremuti a freddo.

Crusca: aggiungere un pizzico di crusca nelòle insalate e nelle zuppe (senza esagerare), la crusca rallenta la digestione dei glucidi.


LUNEDI’

COLAZIONE
- tazza di caffè o tè dolcificato con fruttosio
- pane tostato o fette biscottate integrali di farro + un velo marmellata senza zucchero

SPUNTINO – Frutta concessa (vedi sopra)

PRANZO
- riso integrale o semi int. con salsa vegetale
- zucchine e peperoni alla griglia
- gallette di riso o miglio o pane integrale

MERENDA – centrifuga di verdure concesse

CENA
- Verdure cruda in insalata (vedi verdure concesse)
- carne ai ferri
- verdura Cotta (vedi concesse)
- gallette di riso o miglio o poco pane integrale

MARTEDI’

COLAZIONE
- tazza di caffè o tè dolcificato con fruttosio +  pane tostato o fette biscottate integrali di farro + un velo marmellata senza zucchero

SPUNTINO Frutta concessa (vedi sopra)

PRANZO
- Verdure cruda in insalata (vedi verdure concesse)
– Riso con salsa vegetale
- verdura Cotta a piacere
- gallette di riso o miglio o poco pane integfrale
MERENDA – centrifuga di verdure concesse

CENA
- insalata di verdure di stagione
- zuppa di ceci  o minestrone senza pasta
- gallette di riso o miglio o poco pane integrale

MERCOLEDI’

COLAZIONE
- tazza di caffè o tè dolcificato con fruttosio + pane tostato o fette biscottate integrali di farro + un velo marmellata senza zucchero

SPUNTINO Frutta concessa (vedi sopra)

PRANZO
- riso o amaranto saltati con verdure
- misto verdura cotta di stagione
- gallette di riso al sesamo o poco pane integrale

MERENDA Frutta concessa (vedi sopra)

CENA
- insalata mista di stagione con cavolo bianco
- petto di pollo
- misto di verdura alla griglia o Cotta
- gallette di riso o miglio o poco pane integrale

GIOVEDI’

COLAZIONE
- tazza di caffè o tè dolcificato con fruttosio +  gallette di riso o miglio + marmellata senza zucchero

SPUNTINO – Frutta concessa (vedi sopra)

PRANZO
- Verdure cruda in insalata (vedi verdure concesse)
- grano saraceno saltato con verdure
- gallette di riso o miglio o poco pane integrale

MERENDA - Frutta concessa (vedi sopra)

CENA
- Verdure cruda in insalata (vedi verdure concesse)
- zuppa di fagioli o legumi senza o con poca pasta integrale
- zucchine e peperoni piastra
- gallette di riso o miglio o poco pane integrale

VENERDI’

COLAZIONE
- tazza di caffè o tè dolcificato con fruttosio +  pane tostato o fette biscottate integrali di farro + un velo marmellata senza zucchero

SPUNTINO – Frutta concessa (vedi sopra)

PRANZO
- Riso integrali o semi con salsa vegetale
- verdura cotta (verdure concesse)
- gallette di riso o miglio o poco pane integrale

MERENDA – centrifuga di verdure concesse

CENA
- Verdure cruda in insalata (vedi verdure concesse)
- formaggio
- spinaci o zucchine in padella
- gallette di riso o miglio o poco pane integrale

SABATO

COLAZIONE
- tazza di caffè o tè dolcificato con fruttosio +  pane tostato o fette biscottate integrali di farro + un velo marmellata senza zucchero

SPUNTINO – Frutta concessa (vedi sopra)

PRANZO
- Verdure cruda in insalata (vedi verdure concesse)
- Pasta integrale con peperoni o zucchine
- gallette di riso o miglio o poco pane integrale

MERENDA – centrifuga di verdure concesse

CENA
- Verdure cruda in insalata (vedi verdure concesse)
- zuppa di lenticchie o ceci senza pasta
- verdura cotta (vedi concesse)
- gallette di riso o miglio o poco pane integrale

DOMENICA

COLAZIONE
- tazza di caffè o tè dolcificato con fruttosio
- pane tostato o fette biscottate integrali di farro + un velo marmellata senza zucchero

SPUNTINO - Frutta concessa (vedi sopra)

PRANZO
- Verdure cruda in insalata (vedi verdure concesse)
-  risotto di verdura
- misto verdura cotta di stagione
- gallette di riso o miglio o poco pane integr

MERENDA - Frutta concessa (vedi sopra)

CENA
- Verdure cruda in insalata (vedi verdure concesse)
- 2 uova
- zuppa di fagioli o lenticchie o ceci
- peperonata o verdure cotte concesse
- gallette di riso o miglio o poco pane integrale

Vittorio Alberti
Erborista - Fitopreparatore - guida Botanica giardino Alpino del Cansiglio
e delle Alpi Orientali del Monte Faverghera - Nevegal (BL)

Erboristeria Armonia - Quero (BL) 0439 788443









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