Zucchero: No grazie
Perché i vegetariani ed i vegani non possono usare lo
zucchero.
Lo zucchero inteso come saccarosio è stato per migliaia di
anni (500 a.C.) prodotto dalla
canna da zucchero e solo dall’inizio del 1800 dalla barbabietola. Questo zucchero
è presente in moltissimi cibi che
riempiono i nostri negozi e la nostra dispensa.
In Italia si consumano
circa 24 kg.
all’anno, in Europa 32 kg.
all’anno ed in Usa 69 kg.
all’anno.
Per noi consumatori è importante imparare a leggere le
etichette, perché lo zucchero (saccarosio – destrosio) è un ingrediente che si trova
in moltissimi cibi trasformati (pane, biscotti ecc.), salse e condimenti.
Lo zucchero ha un indice glicemico molto alto e quindi fa
innalzare la glicemia nel sangue troppo velocemente costringendo il nostro organismo
a produrre insulina per equilibrare quest’anomala situazione, determinando subito
dopo il crollo della glicemia stessa. Quest’innalzamento improvviso della
glicemia (iperglicemia), prodotta dallo zucchero ed il conseguente crollo
(ipoglicemia) determinato dall’insulina scatena una conseguente ricerca del
“dolce” causando una dipendenza, l’aumento del peso, danni
alle pareti dei vasi sanguigni, al cuore, reni ecc.
alle pareti dei vasi sanguigni, al cuore, reni ecc.
Crea carenze di cromo e quindi la variazione della tolleranza al glucosio e di
moltissime vitamine del gruppo B fondamentali per il metabolismo dei glucidi.
Inoltre, per essere “digerito” e assimilato consuma
considerevoli quantità di minerali, in particolare il calcio, che preleva dai denti
e dalle ossa (provocando la decalcificazione), diminuzione della capacità coagulativa del
sangue, la risposta ionica nei neuroni (apertura dei canali della sinapsi) la
riduzione della resistenza alle infezioni e rende pigro l'intestino (con tutte
le conseguenti infiammazioni al basso ventre ed organi riproduttivi).
Lo zucchero bianco (raffinato) è il prodotto di una lunga
trasformazione industriale che sottrae tutte le vitali e le vitamine presenti
nella barbabietola o nella canna da zucchero.
Il processo di lavorazione dello zucchero bianco:
Il succo zuccherino proveniente dalla prima fase della
lavorazione della barbabietola o della canna da zucchero, viene:
Depurato con latte di calce che provoca la distruzione di sostanze organiche,
proteine, enzimi e sali di calcio;
Trattato con anidride carbonica per eliminare la calce che è
rimasta in eccesso.
Decolorato dal tono bruno-scuro per renderlo bianco con acido
solforico.
Trasformato con la cottura, raffreddamento, cristallizzazione e
centrifugazione.
Sia arriva così allo zucchero grezzo. Da qui si passa alla
seconda fase di lavorazione:
lo zucchero viene ulteriormente filtrato e decolorato con
carbone animale e poi viene colorato con il colorante blu oltremare
che ci darà un bianco brillante.
Il prodotto finale è una bianca sostanza cristallina che non
ha più nulla a che fare con il ricco succo zuccherino di partenza e che
danneggia il nostro corpo.
Quindi l’utilizzo di carbone animale (da ossa animali) per
la produzione dello zucchero contamina con “residui” animali lo zucchero stesso
e quindi diventa non compatibile con la dieta vegana e vegetariana.
COME SI PRODUCE IL CARBONE ANIMALE
Le ossa vengono riscaldate ad una temperatura compresa tra i
400 ed i 500º C in atmosfera povera di ossigeno per
poter controllare la combustione in relazione alle capacità di adsorbimento
del prodotto finale quale defluorante dell'acqua o per eliminare i metalli
pesanti dalle soluzioni acquose. La qualità del carbone animale così
prodotto può essere facilmente verificata in base al suo colore: essa viene
controllata generalmente controllando la quantità di ossigeno presente al momento
della combustione. Questo avviene prevalentemente con l'utilizzo di fosfato
di calcio ed una piccola quantità di carbone.
Il carbone animale nero è prodotto generalmente da ossa non
completamente combuste che contengono ancora impurità organiche che possono
conferire odori e colori indesiderati all'acqua da trattare.
Il carbone animale bianco è prodotto con ossa ultra combuste
e presenta una bassa capacità di rimuovere composti fluorati
dall'acqua.
Il carbone animale ha normalmente una minor superficie rispetto al carbone attivo, ma presenta un'alta capacità adsorbente per rame, zinco e cadmio. [
IMPIEGHI
Il carbone animale è utilizzato per rimuovere il fluoro dalle acque fluorizzate e per filtrare le acque
da acquario
È spesso usato nell'industria di raffinazione della zucchero di canna per la sua raffinazione e
decolrazione (Un procedimento brevettato da Louis Constant nel 1812).
Il carbone animale è utilizzato anche come pigmento nero.
Esso viene usato talvolta per dipinti, stampe, disegni calligrafici ed altro
per la sua profondità cromatica. Il "nero avorio" è un pigmento per
artisti prodotto una volta bruciando avorio in olio.
Da Ricordare
Che il nostro genoma ed il nostro metabolismo si adattano in
tempi estremamente lunghi e i 10.000 anni intercorsi dalla nascita
dell’agricoltura ad oggi non sono stati sufficienti ad indurre
adattamenti metabolici. Questo significa in parole semplici che il nostro corpo
è adattato ad un’alimentazione semplice-primordiale prettamente agricola e di conseguenza
non adatto a cibi cvome “lo zucchero” il formaggio e tutti gli alimenti moderni
e raffinati.
L’uso di questi cibi-industriali sempre più lavorati con
sempre più calorie e sempre meno nutrienti ineluttabilmente ci fa ammalare e
morire per “CATTIVO CIBO”.
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