Quali sono le terapie utili per la salute?
Tutto questo sarebbe meraviglioso se fosse vero e in molte occasioni questi terapeuti propongono i loro prodotti e teorie ben confezionate e credibili, in forma direttamente proporzionata alla non conoscenza scientifica del paziente e cosumatore.
Ovviamente più il consumatore è in difficoltà o in "crisi" più è facile fargli credere qualsiasi cose in modo particolare quando le problematiche riguardano la sfera emozionale, psichica e degli affetti.
Come può
il consumatore scegliere il prodotto più adatto
per il suo benessere senza cadere in tranelli o inganni?
Le regole Fondamentali
1) Prima di
tutto partiamo dal presupposto che vi sono cose facili da curare e cose che non
si possono “curare”
visto che appartengono o allo stile di vita (che non tutti sono disposti a cambiare) o alle caratteristiche del terreno personale. Un allergico può migliorare ma rimane un allergico.
visto che appartengono o allo stile di vita (che non tutti sono disposti a cambiare) o alle caratteristiche del terreno personale. Un allergico può migliorare ma rimane un allergico.
Un discorso
più serio e delicato riguarda la sfera emozionale la quale è legata alla parte
più sensibile di noi stessi e dove “non basterà una vita” per poter rimuovere o
superare delle lesioni che possono riguardare la nostra infanzia od un lutto. Ricordo
mio padre che ogni volta che parlava della morte prematura di “suo padre” si emozionava,
anche se poco se ne ricordava, del padre, visto che quando morì,
prematuramente, lui aveva solo tre anni.
2) Le
persone dovrebbero sempre ripetere a se stesse: se esistesse un farmaco od un
prodotto per dimagrire, per far ricrescere i capelli, per combattere la
sofferenza d’amore, lenire il dolore di un lutto e del vivere: questi problemi o
patologie non esisterebbero.
Nesso tra
terapia e miglioramento del paziente.
Il vecchio
detto: se il raffreddore lo curi dura sei giorni e se non lo curi dura sei
giorni, potrebbe essere in parte illuminante.
1) Effetto
tempo -Se un
soggetto soffre di “mal di denti” e prende una compressa e dopo cinque minuti
sparisce il dolore questo sarebbe un risultato ascrivibile sicuramente alla
compressa. Se invece il dolore sparisce dopo alcune ore, chi ci darà la
conferma ineluttabile che il dolore e stato “cancellato” dalla compressa e non
si è “spento” da solo, ovviamente se era un vero mal di denti?
Il fattore
tempo vale per molte patologie, esempio la tosse,: basta far durare la cura un
tempo più o meno lungo e si potrà dire: quello sciroppo mi ha “fatto passare la
tosse” o…la tosse in ogni caso dopo quel tempo sarebbe passata grazie alle
capacità antinfiammatorie naturali del nostro organismo?
2 ) Effetto
Coincidenza- Esistono
molte patologie che si risolvono da sé, senza un motivo apparente, in modo
particolare se a causarle sono state delle cause non identificate dal paziente
e dal medico. Casualmente è rimossa la causa, all’insaputa di tutti, e la
persona guarisce.
3) Effetto
Terapeuta - Il
terapeuta agisce sulle abitudini del soggetto che in qualche modo sono
coinvolte nella patologia. Anche se i prodotti usati sono inutili o di
scarsissima capacità di cura il cambiamento delle abitudini del soggetto ne
determina un ovvio miglioramento o guarigione.
4) Effetto
contenimento – I prodotti usati contengono o
nascondono il problema. Lampante è la veridicità di questa situazione
analizzando i limiti dell’attività curativa dei farmaci di sintesi, omeopatici,
naturali ecc. senza l’intervento risolutivo della chirurgia.
5) Errori
di diagnosi – Il paziente ed il medico sono convinti della
presenza di una patologia più o meno grave invece si tratta di una patologia
che risponde positivamente ai primi tre punti.
6) Effetto
Placebo - Il
soggetto si sente meglio perché crede di assumere una medicina che realmente
può giovare alla sua situazione.
Una terapia non è mai proponibile quando si utilizza il termine: sembra.
Una terapia non è mai proponibile quando si utilizza il termine: sembra.
"sembra" funzionare;
"sembra" funzionare con tempi molto
lunghi;
"sembra" funzionare perché
produce miglioramenti parziali, spesso non definitivi.
TERAPIA PROPONIBILE
Per
definire una terapia valida si deve utilizzare la legge di guarigione totale:
una terapia è valida e quindi da parte nostra utilizzabile o consigliabile,
quando la patologia è guarita completamente nella quasi totalità dei casi in un tempo breve.
quando la patologia è guarita completamente nella quasi totalità dei casi in un tempo breve.
Una terapia
valida è immune dai vari "trucchi".
INDICE
DI EFFICIENZA
La Vera Terapia deve rispondere all'
Indicice di Efficiena
- Si considera un numero considerevole e valutabile di soggetti affetti dalla patologia sotto esame.
- Si applica correttamente la terapia per un periodo ragionevolmente breve da evitare l'effetto tempo e l'effetto coincidenza; il periodo d'azione si definisce ragionevolmente breve se dura al massimo trenta giorni o comunque un tempo inferiore alla guarigione spontanea per tutte quelle patologie reversibili (che cioè guariscono da sé).
Al termine
del periodo prefissato si verifica la percentuale di chi è completamente
guarito e di chi ha realmente trovato un vero ed inconfutabile miglioramento.
Parliamo di
evidente ed inconfutabile miglioramento perché per alcune patologie non è
possibile la guarigione totale (gravità, età del paziente ecc).
Una corretta ricerca dei risultati
Una corretta ricerca dei risultati
Un primo intervento adottabile per la comprensione dell’efficacia
d’un farmaco è quella del "cieco semplice", che consiste
nell'eliminare ogni possibile fonte di suggestione sul soggetto esaminato. Se,
ad esempio, si vuole valutare l'efficacia di un farmaco, occorre tenere conto
dell'inevitabile effetto placebo.
Cieco semplice
Per fare questo occorre prendere in considerazione due
campioni omogenei di pazienti.
Al gruppo A: si somministra il farmaco oggetto di studio.
Al gruppo B: si somministra un placebo, ovvero una sostanza
farmacologicamente inerte. Ovviamente nessun paziente di entrambi i campioni
deve sapere se sta assumendo il farmaco o il placebo.
In questo caso però cì’è il rischio che i risultati possono
essere falsati dalle aspettative dei ricercatori che sono a conoscenza chi
utilizza “il farmaco” ed il “placebo”
Che involontariamente possono condizionare i componenti del
gruppo A e B.
Alla fine i dati
dovranno essere rielaborati dalla statistica.
Doppio cieco
Proprio per evitare qualsiasi condizionamento sia i soggetti
esaminati che gli sperimentatori ignorano le informazioni fondamentali
dell'esperimento che potrebbero influenzarne i risultati.
Alla fine i dati
dovranno essere rielaborati dalla statistica.
Triplo cieco
Per uina totale sicurezza dei dati finali anche lo statistico che elabora i dati è
completamente all’oscuro e non può associare un gruppo a un dato farmaco.
Lo scopo di tali metodologie è quello di evitare che i risultati della
ricerca vengano influenzati a priori non solo dal condizionamento del paziente
ma da quello dello stesso medico che sta effettuando la ricerca e dall’elaborazione
dei dati finali.
Attenzione
Molte terapie “chimiche” o naturali sono usate per mesi o per anni, convincendo il paziente che è un malato cronico e che non c’è soluzione al suo problema, pertanto quando ci sono ciclici miglioramenti, il soggetto li imputa alla terapia.
Non accontentarsi
Se una
terapia funziona solo sul 50% dei pazienti, perché sull'altro 50% non funziona?
Un medico o ricercatore serio si dovrebbe porre l'obbiettivo di capire meglio la patologia e non di accontentarsi del solo 50% (al quale si dovrebbe sottrarre il 30% dell'effetto placebo).
Un medico o ricercatore serio si dovrebbe porre l'obbiettivo di capire meglio la patologia e non di accontentarsi del solo 50% (al quale si dovrebbe sottrarre il 30% dell'effetto placebo).
L'inganno
terapeutico
Per
interessi commerciali delle aziende, del terapeuta, della politica e di chi è
coinvolto nel business della salute, spesso ricorre all'inganno terapeutico:
far credere al potenziale paziente che una terapia
proponibile sia valida. Molte volte per convincere con maggiori argomenti si
raccolgono numerose testimonianze (solo ovviamente quelle in favore) e si fa
pubblicità su riviste più o meno specializzate.
La
verità
La verità non risiede nel dibattito teorico, possibile, filosofico o probabilistico ma solamente se la terapia risponde al concetto di:
terapia proponibile ed indice di efficienza.
Noi tutti dobbiamo essere molto responsabili perchè la salute è una cosa preziosa e quando ci si ammala si ha il diritto di non procedere tempo in tentativi e prova, ma percorrere la giusta terapia.
Io personalmente non ho il corraggio ne la capacità etica di consigliare dei prodotti che non abbiano superato un reale controllo scientifico ed evito d'entrare nei labirinti del probabile e delle teorie che in quanto tali (alcune molto interessanti) sono tutte da scoprire e da dimostrarne.
Vittorio Alberti Centro Ricerca Piante Officinali
Nessun commento:
Posta un commento