Corso di Erboristeria
ed Alimentazione Naturale a Treviso

Presso Sala Museo Etnografico Casa Piavone – Parco dello Storga - Treviso
Il Corso inizia  venerdì 25 gennaio 2013  

Corso in otto Lezioni

Il corso si svolge in otto lezioni di cui sette teoriche che verranno spiegate ed illustrate alla lavagna con l’ausilio di circa 150 – 200 diapositive.

Le prime 4 lezioni sono di Base e forniscono gli strumenti fondamentali per poter poi intervenire sulle varie patologie e sulla nostra salute.
Le restanti tre lezioni affronteranno le più importanti patologie, spiegandone la causa e come intervenire per curarle e prevenirle.

L’ultima lezione, l’ottava, sarà una visita guidata al Giardino alpino del Cansiglio dove illustreremo le piante officinali trattate nelle lezioni e quelle delle Prealpi Venete.
In questa giornata di studio potranno partecipare amici e parenti in modo tale da trasformare questa lezione in un’occasione per tutta la famiglia.

Durante le lezioni non occorre prendere appunti perché il giorno seguente

Oligoelementi - Diatesi - Naturopatia - Terreni costituzionali


Per capire cosa "assumere" bisogna capire chi siamo!

Diatesi o terreni Costituzionali

In tutti i nostri corsi e consulenze abbiamo sempre puntualizzato che non bisogna mai partire, per curare o sanare il nostro corpo,  da un prodotto o pianta e tantomeno dal sentito dire, ma essenzialmente dobbiamo partire dalla persona. Solamente quando abbiamo compreso le caratteristiche della “persona” da aiutare o sanare potremo decidere insieme a lei,  che tipo di percorso terapeutico  percorrere.

L’importanza di decidere insieme  alla persona-paziente è fondamentale perché ogn’uno di noi deve assumersi la responsabilità della propria vita nelle sue mani.
Il delegare ad altri (terapeuti) questo compito non porta mai ad un’evoluzione fisica e spirituale.
Il prodotto che va bene a tutti o che può essere utilizzato in tutte le patologie è uno degli errori più frequenti ed è una delle cause della cattiva salute delle persone, responsabili di questa situazione sono,  sia il sogno di trovare delle panacee che tutto guariscono, senza essere obbligati ad un impegno quotidiano, sia di terapeuti e venditori del “naturale” che molte volte preferiscono la vendita immediata o di moda senza obbligare le proprie cellule celebrali ad entrare in attività.

Pertanto come capire le Persone?

1 - Prima di tutto controllando e registrando ciò le persone stesse ci raccontano (su scheda archivio).
2 – Verificare lo stile di vita ed in modo particolare l’alimentazione.
3 – Controllare e comparare gli esami del sangue e delle urine.
4 – Focalizzare quali sono i problemi di salute primari e quelli indiretti ossia quelli che si manifestano ma la cui radice risiede in altri organi od emuntori (esempio: la sinusite si manifesta nei setti nasali, ma la sua origine è la congestione dell’intestino).
5 – Capire a che “terreno famigliare” o Diatesi appartiene la persona.

L’importanza di comprendere l’appartenenza ad un determinato terreno è fondamentale in modo particolare per

Preveniamo le malattie... Ammalarsi fa Bene
Mercoledì 12 dicembre 2012 - ore 20,30



Presso CENTRO CULTURALE PIERO ROSSI
(Piazza Piloni, 25 – Belluno)



Conferenza - Dibattito:
Relatori:  Vittorio Alberti  Naturopata Erboristeria Armonia – Quero (BL) 
Presidente Centro Ricerca Piante Officinali
e la dottoressa Silvia Nogarol Erboristeria Ceneda – Vittorio Veneto (Tv)
 responsabile scientifico Centro Ricerche Piante Officinali


Possiamo riaffermare che le malattie (escludiamo quelle gravi) sono un preciso segnale d’allarme che il nostro organismo lancia per farci uscire da quell’area protetta, da quel limbo, della falsa normalità che ci vuole sempre forti e che considera anche il passare degli anni o l’invecchiamento una colpa da nascondere con trucchi e stratagemmi.

Difatti nella logica del buon senso si parla di prevenzione alle malattie con dei comportamenti alimentari e l’utilizzo di piante officinali ed integratori, proprio per rafforzarci e rimanere in salute.
Ma la salute non è una cosa facile né mantenerla né tanto meno definirla perché viviamo in una società in cui è vietato ammalarsi e dove siamo tutti, compresi i nostri figli, sempre di corsa e sempre super impegnati, tanto che