CELIACI
E LA CELIACHIA
La Celiachia è
una condizione digestiva attivata dal consumo di proteine del glutine, che si
trovano principalmente in pane, pasta, biscotti, pizza e molti altri
alimenti contenenti frumento, orzo o segale. Le persone affette da celiachia
che mangiano cibi contenenti glutine sperimentano una forte reazione
immunitaria nel loro intestino, causando danni alla superficie
interna e l'incapacità di assorbire certi nutrienti.
La malattia celiaca possono causare dolore addominale e diarrea. Alla fine, il ridotto assorbimento di nutrienti (malassorbimento) che si verifica con la celiachia può causare deficienze vitaminiche che privano il cervello, il sistema nervoso periferico, ossa, fegato e altri organi di nutrimento vitale.
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in alto: intestino normale - in basso colpito da celiachia |
La malattia celiaca possono causare dolore addominale e diarrea. Alla fine, il ridotto assorbimento di nutrienti (malassorbimento) che si verifica con la celiachia può causare deficienze vitaminiche che privano il cervello, il sistema nervoso periferico, ossa, fegato e altri organi di nutrimento vitale.
Nessun trattamento è in grado di curare la malattia celiaca. Tuttavia, è possibile gestire in modo efficace la malattia celiaca, modificando la dieta
.
Sintomi
Non ci sono segni e sintomi tipici della malattia celiaca. La maggior parte delle persone con la malattia lamentano disturbi generali, come:
Sintomi
Non ci sono segni e sintomi tipici della malattia celiaca. La maggior parte delle persone con la malattia lamentano disturbi generali, come:
Diarrea intermittente
Gonfiore
A volte le persone affette da celiachia possono non avere tutti i sintomi gastrointestinali . i sintomi della malattia celiaca possono anche simulare quelli di altre condizioni, come la sindrome dell'intestino irritabile, le ulcere gastriche, morbo di Crohn, infezioni parassitarie, anemia.
La celiachia può anche presentarsi in modi meno ovvi, tra cui:
·
Irritabilità o
depressione
·
Anemia
·
Mal di stomaco
·
Dolore
·
Crampi muscolari
·
Eruzione cutanea
·
Piaghe alla bocca
·
Fragilità dentale e
ossea
·
Formicolio alle gambe
e dei piedi (neuropatia)
Alcune indicazioni di malassorbimento di sostanze nutritive che possono derivare dalla celiachia includono:
·
Perdita di peso
·
Diarrea
·
Crampi addominali,
gas e gonfiore
·
Generale debolezza e
stanchezza
·
blocco della crescita
(nei bambini)
·
Osteoporosi
Altre condizioni legate
alle intolleranze al glutine
La dermatite erpetiforme deriva dalla intolleranza al glutine.
L'eruzione si verifica in genere sul cuoio
capelluto torso, e glutei. La dermatite erpetiforme può provocare alterazioni
alla mucosa dell'intestino simili a quelle della malattia celiaca. Tuttavia,
non può produrre evidenti sintomi digestivi. Questa malattia è trattata con una
dieta priva di glutine, in aggiunta ai farmaci per controllare il rash.
Cause
Non è chiaro quello che causi la malattia celiaca, che è anche conosciuta come sprue celiaca, sprue nontropical e enteropatia glutino-sensibile. I Medici sanno che qualcosa accade nelle persone affette da celiachia a causa del sistema immunitario che reagisce in modo eccessivo in risposta al glutine negli alimenti.
Normalmente, l'intestino tenue è composto da piccoli, villi. Simili ai peli per aspetto , i villi svolgono il lavoro di assorbire vitamine, minerali e altri nutrienti dal cibo che si mangia. La malattia celiaca danneggia i villi, come risultato, la superficie interna dell'intestino diventa simile ad un pavimento , e il vostro corpo non è in grado di assorbire le sostanze nutritive necessarie per la salute e la crescita. Invece, le sostanze nutrienti come i grassi, proteine, vitamine e minerali vengono eliminati con le feci.
Mentre la causa esatta della malattia celiaca è sconosciuta, i medici hanno scoperto che si tramanda spesso nelle famiglie, ha quindi una forte matrice ereditaria.
Fattori di rischio
Anche se la celiachia può colpire chiunque, tende ad essere più comune nelle persone che hanno:
·
Diabete di tipo 1
·
Malattie autoimmuni
della tiroide
·
Sindrome di Down
·
Colite microscopica
Complicazioni
Se non curata, la celiachia può portare a complicazioni varie:
La malnutrizione.
La
celiachia non curata può portare a malassorbimento, che a sua volta può portare
alla malnutrizione. Questo avviene a dispetto di quello che sembra essere una
dieta adeguata. Poiché sostanze nutrienti vitali sono persi nelle feci
piuttosto che assorbiti nel flusso sanguigno, il malassorbimento può causare
una carenza di vitamine e sali minerali, vitamina D, acido folico e ferro, con
conseguente perdita di peso e anemia.
La malnutrizione può causare un ritardo nella
crescita e sviluppo ritardato nei bambini.
L'intolleranza al lattosio. causa dei danni all'intestino, anche alimenti che non contengono glutine possono anche causare dolore addominale e diarrea. Alcune persone affette da celiachia non sono in grado di tollerare lo zucchero del latte (lattosio).
L'intolleranza al lattosio. causa dei danni all'intestino, anche alimenti che non contengono glutine possono anche causare dolore addominale e diarrea. Alcune persone affette da celiachia non sono in grado di tollerare lo zucchero del latte (lattosio).
.
Cancro
Cancro
Le
persone
affette da celiachia che non mantengono una dieta priva di glutine hanno anche
maggiori possibilità di sviluppare una delle diverse forme di cancro, incluso
il linfoma intestinale e cancro all'intestino.
complicazioni neurologiche. La celiachia è stata anche associata a disturbi del sistema nervoso, compresi i danni al sistema nervoso (neuropatia periferica).
complicazioni neurologiche. La celiachia è stata anche associata a disturbi del sistema nervoso, compresi i danni al sistema nervoso (neuropatia periferica).
Diagnosi
I test e le procedure utilizzate per diagnosticare la celiachia includono:
·
Gli esami del sangue.
·
Raccogliere un campione di intestino tenue
per le prove.
·
Per confermare la diagnosi, il medico può
decidere di esaminare una piccola porzione di tessuto intestinale per
verificare i danni ai villi.
·
Ingoiare una pillola telecamera che raccoglie
le immagini . In alcuni casi il medico può decidere di esaminare l'intero
intestino tenue con una capsula endoscopica.
Trattamenti e farmaci
La celiachia non ha cura, ma è possibile gestire in modo efficace la malattia attraverso piccoli cambiamenti nella dieta.
Modifiche alla dieta per evitare il glutine
Per gestire la malattia e prevenire le complicanze, è fondamentale che si evitino tutti gli alimenti che contengono glutine.
Una volta rimosso il glutine dalla dieta, l'infiammazione nell' intestino tenue comincerà a diminuire, di solito entro alcune settimane, anche se si può iniziare a sentirsi meglio in pochi giorni.
La guarigione completa e la ricrescita dei
villi può richiedere diversi mesi, o fino a due-tre anni.
Se accidentalmente si mangia un prodotto che contiene glutine, potrebbero verificarsi dolori addominali e diarrea. Alcune persone sperimentano zero segni o sintomi dopo aver mangiato glutine, ma questo non significa che non sia nocivo. Anche tracce di glutine nella dieta possono essere dannose.
Supplementi di vitamine per combattere la malnutrizione
Se le carenze nutrizionali sono gravi, potrebbe essere necessario assumere integratori di vitamine e minerali:
Ø Calcio
Ø Ferro
Ø La vitamina B-12
Ø La vitamina D
Ø La vitamina K
La Celiachia?
La celiachia, o morbo celiaco, è un’
intolleranza alla gliadina, una proteina contenuta nel glutine e presente
quindi nei cereali:
·
grano
tenero
·
grano
duro
·
grano
farro
·
grano
Kamut
·
orzo
·
segale
·
avena
·
triticale
(ibrido tra grano e segale)
Percentuale di
glutine nella famiglia del “grano”
Kamut:
glutine secco 15,5%
Frumento
duro: glutine secco 14,4%
Farro
dicoccum: glutine secco 14%
Farro
spelta: glutine secco 17,1%
Frumento
tenero: glutine secco 12,0%
Da malattia rara e limitata alla prima infanzia si é trasformata in pochi
anni in una condizione di frequente riscontro, con possibile insorgenza in ogni età della vita, inclusa
quella geriatrica.
Negli ultimi anni il numero delle diagnosi é letteralmente raddoppiato per la maggior attenzione che i medici
di medicina generale e pediatri hanno rivolto all’intolleranza al glutine.
Tuttavia la diagnosi rimane ancora nascosta
con meno di 100 000 pazienti
diagnosticati a fronte degli oltre 500
000
attesi (iceberg).
NEI BAMBINI
Prevalente
o esclusiva sintomatologia intestinale
Esordio nei primi due anni di vita
•
Diarrea
cronica (feci maleodoranti untuose
lucide)
•
Inappetenza
•
Dolore
addominale
•
Vomito
•
Irritabilità
•
Mutamento
del carattere
•
Arresto
della crescita ponderale
•
Pallore
•
Ipotonia,ipotrofia
muscolare
•
Riduzione
del pannicolo adiposo sottocutaneo
•
Aspetto globoso dell’addome
CELIACHIA
ATIPICA
Prevalenza di sintomi extraintestinali
mancanza di diarrea
•
Bassa
statura
•
Anemia
isolata refrattaria alla terapia marziale
•
Rachitismo,
osteomalacia, osteoporosi
•
Ipertransaminasemia
(epatite celiaca)
•
Epilessia
e calcificazioni endocraniche
•
Displasia
dello smalto dentale
•
Dermatite
erpetiforme
•
Alopecia
•
Polineuropatie
•
Vasculiti
(inf. Pareti vasali)
•
Artrite ed
dolori articolari
•
Atassia
(coordinamento muscolare) da glutine
NELLA FORMA SILENTE
•
Presenza di lesioni
della mucosa intestinale tipiche della
malattia in assenza di sintomatologia clinica
•
Dimostrata dallo
screening dei familiari di pazienti celiaci di primo grado asintomatici
DOPO LA DIETA
HANNO DIMOSTRATO
•
cambiamento dell’umore
•
miglioramento delle
prestazioni fisiche
•
scomparsa di
manifestazione blande mai adeguatamente valorizzate
NELLA FORMA LATENTE
Malattia
presente ma non ancora manifesta
•
Si tratta di individui
con mucosa intestinale normale con presenza di
anticorpi specifici contro il glutine
•
l’atrofia della mucosa
intestinale si presenterà a seguito di un evento scatenante ambientale (aumento di glutine nella dieta)
DIAGNOSI TARDIVA
Purtroppo una diagnosi tardiva espone i
pazienti al rischio di sviluppare patologie autoimmuni e complicanze severe
quali la celiachia refrattaria ed il linfoma intestinale. Oggi bisogna
orientarisi verso una
diagnosi precoce che può
presentarsi con sintomi diversi da paziente a paziente e con quadri clinici
caratterizzati da sintomi gastrointestinali ed extraintestinali.
Manifestazione Clinica
La malattia celiaca può mostrare anche
in età
pediatrica un ampio spettro di manifestazioni
cliniche.
La “forma classica” si manifesta tra i sei mesi di vita e i due anni dopo
l’introduzione del glutine nella dieta, mentre la forma atipica
presenta un tipico ritardo. La forma dell’adulto si presenta abbastanza
frequente (1/100) e puo’ esordire a qualsiasi eta’, anche oltre i 65 anni.
Negli adulti la sintomatologia e’ molto varia.
Oltre
alla manifestazione clinica esistono diverse sindrome genetiche associate alla
malattia stessa, come la:
sindrome di Down, di Turner di Williams, la
Fibrosi Cistica e la Cistinuria. A queste si sommano anche malattie
autoimmunitarie associate come la Tiroidite di Hashimoto, Artrite cronica
giovanile, l’Atassia Autoimmune, Cirrosi Biliare autoimmune e Diabete Giovanile
di Tipo 1.
Patogenesi della Celiachia
La
patogenesi della celiachia risiede nell’ attivazione dei linfociti T da parte di peptidi derivati dalle proteine del glutine.
Il riconoscimento del complesso HLA-gliadina
da parte dei linfociti T, porta alla loro attivazione ed alla espansione
clonale dei linfociti B secernenti anticorpi.
Inoltre,
i linfociti T_CD4+ rilasciano altre citochine che promuovono vari processi
infiammatori e causano le tipiche lesioni intestinali. Caratteristica peculiare
del morbo celiaco è la presenza di linfociti T_CD4+ infiltranti la lamina
propria e di linfociti T_CD8+ infiltranti l’epitelio intestinale.
La malattia celiaca ha una componente
immunogenetica: in media, nei soggetti europei affetti, è
presente l’eterodimero DQ2 (nel 90% dei casi) o DQ8 (nel 5-10% dei casi), codificati
dal sistema HLA di classe II. Per circa il 99% dei casi, chi non presenta tali
varianti non è predisposto alla patologia, mentre gli individui con questi
assetti vengono definiti suscettibili.
I
peptidi derivati dal glutine, particolarmente ricchi di glutammina, sono
eccellenti substrati per l’enzima tTG (transglutaminasi tissutale), che hanno
una maggiore affinità per le molecole HLA-DQ2 ed HLA- DQ8.
Il
test diagnostico “gold standard” consiste nell’esecuzione di un biopsia
dell’intestino tenue allo scopo di accertare lo stato della mucosa. La diagnosi
di celiachia viene effettuata anche con alcuni test sierologici non invasivi
che consentono di escludere o confermare il sospetto sulla base dei sintomi.
Questi test consistono nella ricerca di alcuni anticorpi specifici (isotipo
IgA) anti-gliadina (AGA), anti-endomiso (EMA) e anti-transglutaminasi (tTG).
Oltre all’esame istologico e ai test sierologici, è utile procedere alla
ricerca degli alleli di suscettibilità alla celiachia; infatti almeno il 99%
dei celiaci hanno i marcatori DQ2-DQ8, contro il 30% circa della popolazione
generale. L’ eterodimero DQ2 è codificato dagli alleli: DQA1*0501-DQB1*0201 in
linkage con DRB1*0301 e DQA1*0201-DQB1*0202 in linkage con DRB1*07, mentre
l’eterodimero DQ8 è codificato dagli alleli DQA1*03-DQB1*0302 in linkage con
DRB1*04. La determinazione dell’aplotipo HLA-DQ2/DQ8 riveste un ruolo
fondamentale sopratutto nei familiari di primo grado dei soggetti celiaci per
escludere completamente i soggetti a rischio.
EZIOLOGIA
Tra le cause della celiachia rientrano sia
fattori ambientali sia fattori genetici.
I fattori ambientali sono rappresentati dal
glutine, ovvero la componente proteica delle farine di frumento, orzo, segale
ed avena.
Il glutine di frumento è a sua volta
costituito da gliadine, che sono proteine solubili in alcool, e glutenine,
proteine alcool-insolubili. L'importanza dei fattori genetici nella patogenesi
della celiachia è testimoniata da studi condotti su familiari di pazienti
celiaci che hanno rilevato una prevalenza dell'intolleranza pari al 10% tra i
familiari di primo grado e del 30% se si considerano fratelli e sorelle HLA
identici.
Il risvolto pratico di tale risultato è
che per ogni nuovo paziente celiaco diagnosticato, sarà opportuno consigliare
l'esecuzione di test di screening sui familiari di primo grado che,
indipendentemente da sesso, età e quadro clinico, hanno un rischio del 10% di
essere a loro volta affetti da celiachia.
Ulteriore prova dell'importanza dei fattori
genetici è l'associazione tra celiachia e i geni che codificano per le molecole
HLA di classe II. Infatti, oltre il
90% dei pazienti celiaci presenta la molecola HLA DQ2. I pazienti che non presentano la molecola DQ2 esprimono,
nella maggior parte dei casi, la molecola DQ8.
Va però tenuto presente che l'analisi
dell'HLA non può essere utilizzata per confermare una diagnosi di celiachia in
quanto i geni che codificano per queste molecole sono presenti nel 30% della
popolazione generale. In compenso, però, la negatività per tali aplotipi può
escludere, o comunque rendere molto improbabile, una diagnosi di intolleranza
al glutine. I pazienti celiaci DQ2 e DQ8 negativi sono infatti molto rari.
Infine, la maggior concordanza di malattia
dei gemelli omozigoti rispetto ai fratelli HLA identici dimostra che anche geni
non HLA debbano essere implicati nell'eziologia di questa intolleranza. Questi
geni sono attualmente ricercati ma non sono ancora stati trovati.
Affidabilità del test
Nel caso il test anticorpale produca risultati
positivi, per la conferma diagnostica di celiachia è comunque necessaria una
biopsia intestinale per prelevare un pezzetto di mucosa che successivamente
viene analizzato in laboratorio.
Il rischio di falsi positivi (soggetti che
dai risultati dell’esame appaiono celiaci quando in realtà non lo sono), è
superiore per i pazienti con morbo di Crohn, colite
ulcerosa, lupuseritematoso sistemico o altre malattie infiammatorie,
allergie ed epatopatie croniche.
MEDICINA NATURALE DI SUPPORTO
ALL’ESCLUSIONE DEI CIBI CONTENENTI
GLUTINE
Oligoelementi: Manganese + Zolfo
Ribes
Nigrum + Vaccinium vitis i.
Azione
decongestionante intestino
40 gocce 3 x di prima
dei pasti
Estratto da gemme di Ribes nigrum |
Ribes nero, è considerato il principe della
gemmoterpia. La sua azione si esercita a livello della corteccia
surrenale
stimolando la secrezione naturale di cortisolo, quindi, svolgendo un’azione
antinfiammatoria, antiallergica
e
antidolorifica.,
Vaccinium vitis i. (mirtillo rosso) svolge un’attività
antinfiammatoria dell’intestino e delle vie urinarie.
Pianta
elettiva di tutte le disfunzioni e patologie dell’apparato intestinale.
Pertanto
questo composto aiuterà il soggetto celiaco a mantenere un apparato in
tewstinale fresco e efficiente.
Magnesio C (riequilibrio
sistema nervoso - vedi sopra)
Retinolo – vitamina A vedi
sopra
Tocoferolo – vitamina E vedi sopra
Utilizzare cibi ricchi di fibre per pulizia
intestinale
Probiotici per mantenere efficiente la
flora batterica intestinale
Alimentazione
& Celiachia
Eliminare
ogni fonte di glutine (Vedi tabelle dopo
Dieta)
Eliminare i
seguenti cereali e loro derivati:
·
grano tenero
·
grano duro
·
grano farro
·
grano Kamut
·
orzo
·
segale
·
avena
·
triticale (ibrido tra grano e segale)
Questo
programma dietetico ha come obiettivo porre un punto di partenza chiaro e certo
per comprendere come il nostro organismo risponde a determinate sollecitazioni,
in modo particolare quando i nostri
problemi pur avendo seguito delle diete con l’utilizzo anche di farmaci od
integratori naturali non hanno visto dei miglioramenti considerevoli.
La
regola fondamentale è sempre quella di
comprendere come il nostro organismo funziona pertanto si creerà una
piattaforma dietetica di partenza alla quale, via via ,si aggiungeranno dei
cibi nuovi per comprendere ed identificare con chiarezza ciò che migliora la
nostra salute da ciò che la fa peggiorare.
Importante:
Segnarsi
su un foglio ogni variazione o miglioramento e peggioramento del problema
seguito dagli alimenti assunti nelle 24 ore precedenti.
Questa piattaforma dietetica è stata creata escludendo tutti quei
cibi che possono direttamente o indirettamente scatenare una risposta
d’intolleranza alimentare o forme di emicrania.
Il Latte: è uno dei più potenti allergeni
ed è causa di innumerevoli malattie carico dell’apparato digerente, diabete e
tumori.
Formaggi: da ridurre il più possibili visto l’enorme presenza di caseina (coliti,
gastriti, tumore al colon, sinusiti, ipercolesterolemia, disfunzioni ormonali
femminili, osteoporosi…)
Intolleranza al glutine: è un'intolleranza permanente alla
gliadina (componente alcool-solubile del glutine). Presente in tantissimi
cereali come il grano, farro, Kamut, orzo, segale ecc. e loro derivati o fatti
con le loro farine.
Pur non essendo una malattia
genetica comunque si manifesta in soggetti con predisposizione famigliare
“dovuta” anche a dei geni del complesso di istocompatibilità sia ad altri
“geni” non identificati. L’esperienza ci fa sottolineare che questi soggetti
appartengono sia alla tipologia o terreno famigliare allergico-atritico
(diatesi Manganese) sia infettivo (diatesi manganese-Rame) con soggetti
particolarmente asciutti, con magrezza accentuata, ipostenici e con facilità
sia ad un abbassamento delle difese immunitarie sia alla depressione
costituzionale, anche se queste caratteristiche e manifestazioni non sono
facilmente identificabili come origine o conseguenza della malattia.
Questo tipo di intolleranza al
glutine causa gravi e progressive lesioni alla mucosa dell’intestino tenue che,
parzialmente o totalmente regrediscono eliminando il glutine dalla dieta.
Ovviamente avere una grave
congestione e lesione delle mucose dell’intestino tenue non solo determina
acidificazione dell’intestino e di tutto l’organismo ma anche una progressiva
perdita di vitamine, minerali e fattori nutrizionali determinando una
sub-nutrizione.
La reversibilità della patologia
è strettamente legata alla non assunzione di alimenti contenenti glutine o
comunque da esso contaminati. La malattia celiaca non guarisce: il soggetto
celiaco rimarrà tale per tutta la sua vita, l'unica cura consiste nell'adozione
di una dieta rigorosamente priva di glutine.
Informazioni certe che nel
passato ci fosse questa malattia
non sono certe mentre subito dopo la seconda
guerra mondiale il pediatra olandese William Karel Dicke osservò che i suoi
pazienti erano molto migliorati durante il periodo bellico, quando erano
costretti a nutrirsi con una dieta a base di patate mentre le loro condizioni
di salute erano nuovamente peggiorate al termine del conflitto, quando essi avevano
ripreso a consumare pane e prodotti contenenti glutine
Ovviamente o drammaticamente la
completa esclusione di alimenti contenente glutine dalla dieta non è facile,
specialmente per noi italiani, in modo
particolare se si è costretti a mangiare fuori casa.
Contaminazioni
Altro
grave problema e la contaminazione di cibi che naturalmente sono privi di
glutine ma possono venire contaminati dalle lavorazioni industriali o da
sbadataggine.
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NO PIZZA AL KAMUT O CON FARINA PER CELIACI |
Se per
esempio si produce della pasta senza glutine il produttore deve garantire che
quella produzione è completamente separata dalla produzione di pasta “normale”
di grano duro, se ciò non avvenisse ci potrebbe essere una contaminazione tra
le due produzioni quella normale con glutine da quella senza glutine. Altrettanto
può succedere con le verdure se sono
cotte con pastella di uovo o farina e con il pesce fritto che prima della
frittura viene infarinato, come per disattenzione di chi cucina se lavora i
cibi per i celiaci in un tavolo non pulito bene.
PIZZA
Anche se una pizzeria usa farina per celiaci... poi contaminerà questa pizza per celiaci perchè useranno la stessa spianatoia-banco da lavoro e lo stesso forno contaminato dal glutine
PERTANTO = farsi la pizza a casa.
Attenzioni alle Bugie…il
kamut ed il farro NON si possono assumere:
Kamut:
glutine secco 15,5%
Frumento
duro: glutine secco 14,4%
Farro
dicoccum: glutine secco 14%
Farro
spelta: glutine secco 17,1%
Frumento
tenero: glutine secco 12,0%
CIBI DA RIDURRE SE PROBLEMI DIGESTIVI o GONFIORI INTESTINALI:
Formaggi
- Tutti I Tipi Di Lattuga - Tutti
I Tipi Di Cavoli Cotti – No fagioli -
Zucchine - Cetrioli - Melone - Anguria –
Zucca - La Mollica Del Pane - Pizza -
Dolci
Dieta
Settimanale Dissociata per Celiaci
LUNEDI’
COLAZIONE
- tè dolcificato con fruttosio
- gallette di riso o miglio + marmellata senza zucchero
SPUNTINO – infuso +
frutta di stagione o frutta acida
PRANZO
- verdura cruda (senza lattuga e cetrioli)
- minestra di verdura con miglio o quinoa
- o riso int.
– miglio – quinoa - mais + salsa vegetale
- misto di verdura alla griglia
- gallette di riso o miglio
MERENDA – centrifuga
di verdura o frutta
CENA
- insalata mista con cavolo bianco
- bistecca di manzo ai ferri con polenta o Tofu o Tempeh
- verdura Cotta a piacere
- gallette di riso o miglio
MARTEDI’
COLAZIONE
- tè dolcificato con fruttosio
- gallette di riso
o miglio + marmellata senza zucchero
SPUNTINO - tè verde -
frutta di stagione o frutta acida
PRANZO
- insalata mista di stagione
- Risotto di verdura
- verdura Cotta a piacere
- gallette di riso o miglio + marmellata senza zucchero
MERENDA – centrifuga
di carote e sedano
CENA
- insalata di verdure di stagione
- zuppa di ceci abbondante
- gallette di riso o miglio
MERCOLEDI’
COLAZIONE
- tè dolcificato con fruttosio
- gallette di riso o miglio + marmellata senza zucchero
SPUNTINO - tè verde
+ frutta di stagione o frutta acida
PRANZO
- riso o miglio saltati con verdure
- misto verdura cotta di stagione
- gallette di riso al sesamo
MERENDA – frutta
acida
CENA
- insalata mista di stagione con cavolo bianco
- petto di pollo ai ferri con polenta o Tempeh
- misto di verdura alla griglia o Cotta
- gallette di riso o miglio
GIOVEDI’
COLAZIONE
- tè dolcificato con fruttosio
- gallette di riso o miglio + marmellata senza zucchero
SPUNTINO – infuso +
frutta di stagione o frutta acida
PRANZO
- insalata mista di stagione
- grano saraceno saltato con verdure
- gallette di riso o miglio
MERENDA – frutta
acida
CENA
- insalata rucola + verdura di stagione
- zuppa di fagioli con miglio o riso
- gallette di riso o miglio
VENERDI’
COLAZIONE
- tè dolcificato con fruttosio
- gallette di riso o miglio + marmellata senza zucchero
SPUNTINO – caffè orzo
+ frutta di stagione
PRANZO
- Riso integrali o semi o miglio con salsa vegetale
- misto di verdura alla griglia o Cotta
- gallette di riso o miglio
MERENDA – centrifuga
di carote e sedano
CENA
- insalata verde mista
- pesce ai ferri od al cartoccio con polentao Tofu
- misto verdura cotta di stagione
- gallette di riso o miglio
SABATO
COLAZIONE
- tè dolcificato con fruttosio
- gallette di riso o miglio + marmellata senza zucchero
SPUNTINO – caffè orzo
+ frutta di stagione
PRANZO
- Grano saraceno saltato con salsa vegetale
- misto verdura cotta di stagione
- gallette di riso o miglio
MERENDA – centrifuga
di carote e sedano
CENA
- insalata mista di stagione
- piattone di ceci o fagioli in umido con polenta
- misto verdura cotta di stagione
- gallette di riso o miglio
DOMENICA
COLAZIONE
- tè dolcificato con fruttosio
- gallette di riso o miglio + marmellata senza zucchero
SPUNTINO - tè verde +
frutta di stagione o frutta acida
PRANZO
- insalata mista di stagione con cavolo bianco
- risotto di verdura o sformato gratinato di riso o
miglio
- misto verdura cotta di stagione
- gallette di riso o miglio
MERENDA - frutta
acida o mele
CENA
- insalata mista di stagione
- petto tacchino o Tofu o Tempeh
- Verdura alla piastra o patate al forno o lesse
- gallette di riso o miglio
L'ABC della dieta del celiaco
= Permesso
= Rischio
| = Vietato
La completa esclusione del glutine
dalla dieta non è facile da realizzare: i cereali non permessi ai celiaci si
ritrovano in numerosi prodotti alimentari ed il rischio di contaminazione
accidentale da glutine è spesso presente nei processi di lavorazione
dell’industria alimentare.
Per questo motivo, con l’obiettivo di informare pazienti e famiglie e semplificare l’accesso sicuro ai prodotti, l’AIC suddivide gli alimenti nelle tre categorie degli alimenti: «permessi», «a rischio» e «vietati». Tale suddivisione è stata effettuata considerando per ogni prodotto alimentare l’ingredientistica ed il processo di lavorazione, quindi la possibile contaminazione crociata da glutine.
Per questo motivo, con l’obiettivo di informare pazienti e famiglie e semplificare l’accesso sicuro ai prodotti, l’AIC suddivide gli alimenti nelle tre categorie degli alimenti: «permessi», «a rischio» e «vietati». Tale suddivisione è stata effettuata considerando per ogni prodotto alimentare l’ingredientistica ed il processo di lavorazione, quindi la possibile contaminazione crociata da glutine.
Alimenti permessi :
alimenti che possono essere consumati liberamente, in quanto naturalmente privi
di glutine o appartenenti a categorie alimentari non a rischio per i celiaci,
poiché nel corso del loro processo produttivo non sussiste rischio di
contaminazione. Questi prodotti NON sono inseriti nel Prontuario AIC
degli Alimenti.
Alimenti a rischio : alimenti che
potrebbero contenere glutine in quantità superiore ai 20 ppm o a rischio di
contaminazione e per i quali è necessario conoscere e controllare
l’ingredientistica ed i processi di lavorazione. I prodotti di queste categorie
che vengono valutati come idonei dall'AIC vengono inseriti nel Prontuario AIC
degli Alimenti.
L'AIC consiglia il consumo di questi alimenti se presenti in Prontuario o riportanti la dicitura «senza glutine».
L'AIC consiglia il consumo di questi alimenti se presenti in Prontuario o riportanti la dicitura «senza glutine».
Alimenti vietati : alimenti
che contengono glutine e pertanto non sono idonei ai celiaci. Tali alimenti,
ovviamente, NON sono inseriti nel Prontuario.
La
contaminazione dei prodotti naturalmente privi di glutine.
Per poter avere dei prodotti idonei al consumo dei celiaci è necessario che le aziende produttrici applichino un corretto piano di controllo delle materie prime e del prodotto finito; inoltre occorre monitorare costantemente il processo produttivo, gli ambienti di lavoro, le attrezzature, gli impianti e formare adeguatamente gli operatori.
Tutto questo diventa ancora più importante se si considera che possono verificarsi, durante le produzioni, pericolosi fenomeni di contaminazione crociata o ambientale da glutine. Così, estremizzando, può accadere (soprattutto per alcune categorie di prodotti come gli sfarinati) che da un ingrediente naturalmente privo di glutine si ottenga un prodotto finito (amidi, farine, fecole, ecc.) contaminato. Se, ad esempio, nel medesimo molino viene lavorato anche del frumento o un altro cereale proibito, sussiste un forte rischio di contaminazione dei prodotti finiti, per presenza di glutine negli ambienti di lavoro e nei sistemi di trasporto utilizzati.
Per questo motivo alcune categorie di prodotti, anche se preparati o derivati con ingredienti naturalmente privi di glutine, sono considerate «a rischio».
Per poter avere dei prodotti idonei al consumo dei celiaci è necessario che le aziende produttrici applichino un corretto piano di controllo delle materie prime e del prodotto finito; inoltre occorre monitorare costantemente il processo produttivo, gli ambienti di lavoro, le attrezzature, gli impianti e formare adeguatamente gli operatori.
Tutto questo diventa ancora più importante se si considera che possono verificarsi, durante le produzioni, pericolosi fenomeni di contaminazione crociata o ambientale da glutine. Così, estremizzando, può accadere (soprattutto per alcune categorie di prodotti come gli sfarinati) che da un ingrediente naturalmente privo di glutine si ottenga un prodotto finito (amidi, farine, fecole, ecc.) contaminato. Se, ad esempio, nel medesimo molino viene lavorato anche del frumento o un altro cereale proibito, sussiste un forte rischio di contaminazione dei prodotti finiti, per presenza di glutine negli ambienti di lavoro e nei sistemi di trasporto utilizzati.
Per questo motivo alcune categorie di prodotti, anche se preparati o derivati con ingredienti naturalmente privi di glutine, sono considerate «a rischio».
Alimenti permessi: alimenti che possono essere consumati liberamente, in quanto
naturalmente privi di glutine o appartenenti a categorie alimentari non a
rischio per i celiaci, poiché nel corso del loro processo produttivo non
sussiste rischio di contaminazione crociata.
Alimenti a rischio ?: alimenti che potrebbero contenere glutine in quantità superiore ai
20 ppm o a rischio di contaminazione e per i quali è necessario conoscere e
controllare gli ingredienti ed i processi di lavorazione.
Alimenti
vietati: alimenti che contengono glutine e pertanto non sono idonei ai
celiaci.
CEREALI,
FARINE E DERIVATI
Riso in
chicchi
Mais
(granoturco) in chicchi
Grano
saraceno in chicchi
Amaranto
in chicchi
Manioca
Miglio in
semi
Quinoa in
semi
Sorgo in chicchi
Teff in chicchi
? Farine, fecole, amidi dei
cereali permessi (es.maizena)
? Farina per polenta precotta ed
istantanea, polenta pronta
? Malto, estratto di malto dei
cereali permessi
? Estratto di malto dei cereali
vietati
? Tapioca
? Amido di frumento deglutinato (vedi “Approfondimenti”, pag. 24 del
Prontuario AIC degli Alimenti edizione 2009 o la FAQ all'indirizzo
http://www.celiachia.it/FAQ/faq.asp?idcat=2&idpag=63)
? Cereali permessi: soffiati, in
fiocchi
? Cialde, gallette dei cereali
permessi
? Crusca dei cereali permessi
? Fibre vegetali e dietetiche
? Popcorn confezionati
? Risotti pronti (in busta,
surgelati, aromatizzati)
? Tacos, tortillas, couscous da cereali permessi
Frumento (grano), segale, orzo,
avena, farro, spelta, kamut, triticale, monococco
Farine, amidi, semola, semolini,
creme e fiocchi dei cereali vietati
Paste, paste ripiene, gnocchi di
patate, gnocchi alla romana, pizzoccheri preparati con i cereali vietati
Pane, pancarrè, pan grattato,
focaccia, pizza, piadine, panzerotti, grissini, cracker, fette biscottate,
taralli, crostini,salatini, cracotte, crepes preparati con i cereali vietati
Germe di grano
Couscous (da cereali vietati),
tabulè, bulgur (boulgourburghul), seitan, frik, cracked grano, greunkern, greis
Crusca dei cereali vietati
Malto dei cereali vietati
Muesli, porridge
Polenta taragna (se la farina di
grano saraceno è miscelata con farina di grano)
CARNE,
PESCE E UOVA
Tutti i tipi di carne, pesce, (evitare i molluschi e crostacei)
tal quali (freschi o congelati) non miscelati con altri ingredienti
? Salumi (bresaola, coppa,
cotechino, mortadella, pancetta, prosciutto cotto, salame, salsiccia, speck,
würstel, zampone, ecc.)
? Conserve di carne
? Omogeneizzati di carne, pesce,
prosciutto
? Piatti pronti o precotti a base
di carne o pesce
? Uova (intere, tuorli o albumi)
liquide pastorizzate o in polvere (ovoprodotti)
Carne o pesce impanati (cotoletta,
bastoncini, frittura di pesce, ecc.) o infarinati o miscelati con pangrattato
(hamburger, polpette, ecc) o cucinati in sughi e salse addensate con farine
vietate
Surimi
LATTE,
LATTICINI, FORMAGGI E SOSTITUTIVI
Latte di riso o soia
Yogurt naturale (magro o intero)
Panna fresca (pastorizzata) non miscelata con altri ingredienti,
a esclusione di carragenina (E 407)
Formaggi freschi (una volta settimana)
? Panna a lunga conservazione
(UHT) condita (ai funghi, al salmone, ecc.), panna montata, panna spray, panna
vegetale
? Yogurt alla frutta “al gusto
di…..”, cremosi
? Yogurt di soia, riso
? Formaggi a fette, fusi, light,
spalmabili
? Creme, budini, dessert, panna
cotta a base di latte, soia, riso
? Latte in polvere
? Latte condensato
? Latte arricchito (addizionato
con vitamine o altre sostanze) e di crescita
? Bevande a base di latte, soia,
riso, mandorle
? Omogeneizzati di formaggio
Piatti pronti a base di formaggio
impanati con farine vietate
Yogurt al malto, ai cereali, ai
biscotti
Latte ai cereali, ai biscotti
VERDURA
E LEGUMI
Tutti i tipi di verdura tal quale (fresca, essiccata, congelata,
surgelata, liofilizzata)
Verdure conservate (in salamoia, sott’aceto, sott’olio, sotto
sale, ecc.)
Funghi freschi, secchi, surgelati e conservati (sott’olio, ecc.)
Tutti i legumi tal quali (freschi, secchi e in scatola): carrube,
ceci, fagioli, fave, lenticchie, lupini, piselli, soia
Preparati per minestrone (surgelati, freschi, secchi) costituiti
unicamente da ortaggi tal quali
? Preparati per minestrone
miscelati con altri ingredienti
? Passate di verdura
? Zuppe e minestre con cereali
permessi
? Patatine confezionate in sacchetto
(snack)
? Piatti pronti a base di verdura
surgelata precotta (es. verdure e formaggio)
? Purè istantaneo o surgelato
? Patate surgelate prefritte,
precotte
? Verdure conservate e miscelate
con altri ingredienti
? Omogeneizzati di verdure
Verdure (minestroni, zuppe,
ecc.) con cereali vietati
Verdure impanate, infarinate,
in pastella con ingredienti vietati
FRUTTA
Tutti i tipi di frutta tal quale (fresca e surgelata)
Frutta secca con e senza guscio (tal quale, tostata, salata) con
molta moderazione
Frutta disidratata, essiccata non infarinata (datteri, prugne
secche, uva sultanina, ecc.)
? Frutta candita, glassata,
caramellata
? Mousse e passate di frutta
? Omogeneizzati di frutta
Frutta disidratata infarinata
(fichi secchi, ecc.)
BEVANDE
Nettari e succhi di frutta non addizionati di vitamine o altre
sostanze (conservanti, additivi, aromi, coloranti, ecc.),
Bustina, filtro di: caffè, caffè decaffeinato, camomilla, tè, tè
deteinato, tisane
Vino, spumante (con cautela)
decaffeinato, caffè in
cialde
Distillati (cognac, grappa, rhum, tequila, whisky, gin, vodka)
non addizionati di aromi o altre sostanze occasionalmente
? Bevande light
? Bevande a base di frutta
? Bevande a base di latte, soia,
riso, mandorle
? Bevande alcoliche (addizionate
con aromi o altre sostanze)
? Birre da cereali consentiti e
alcune tipologie di birra da malto d’orzo e/o frumento (vedi “Birra”, pag. 27 del Prontuario
AIC degli Alimenti 2009 o la comunicazione pubblicata all'indirizzo
http://www.celiachia.it/aggiornamenti/modif.asp)
? Caffè solubili
? Cialde per bevande calde
? Frappè (miscele già pronte)
? Integratori salini (liquidi, in
polvere)
? Nettari e succhi di frutta
addizionati di vitamine o altre sostanze
? Preparati per bevande al
cioccolato/cacao, cappuccino
? Sciroppi per bibite e granite
? The, camomilla, tisane (liquidi
e preparati in polvere)
? Effervescenti per bevande
Caffè solubile o surrogati del
caffè contenenti orzo o malto
Bevande contenenti malto, orzo,
segale (orzo solubile e prodotti analoghi)
Bevande all’avena
Birra da malto d’orzo e/o di
frumento (vedi “Birra”, pag.
27 del Pronutario AIC degli Alimenti 2009 o la comunicazione pubblicata
all'indirizzo http://www.celiachia.it/aggiornamenti/modif.asp)
DOLCIUMI
Miele, zucchero (bianco e di canna raramente – meglio fruttosio)
Radice di liquirizia grezza
Maltodestrine e sciroppi di glucosio, incluso il destrosio
? Marmellate e confetture
? Marrons Glacees
? Zucchero a velo, in granella,
aromatizzato
? Dolcificanti
? Cioccolato (con e senza
ripieno), creme spalmabili al cioccolato e/o alla nocciola
? Cacao in polvere
? Gelati industriali o
artigianali, semilavorati
? Torte, biscotti, dolci e
preparati per dolci
? Caramelle, canditi, confetti,
gelatine, chewing gum
? Torrone, croccante, marzapane
? Decorazioni per dolci (praline,
codette)
Cioccolato con cereali
Torte, biscotti e dolci
preparati con farine vietate e/o ingredienti non idonei
GRASSI,
CONDIMENTI E VARIE
Burro,
Oli vegetali SPREMUTI A FREDDO
Aceto Balsamico DOP, Aceto non aromatizzato
Aceto di mele
Passata di pomodoro, pomodori pelati e concentrato di pomodoro
non miscelati senza conservanti
Pappa reale, polline
Pepe, sale, zafferano, spezie ed erbe aromatiche tal quali
Estratto di lievito
Lievito fresco, liofilizzato, secco (di Birra)
? Aceto aromatizzato, Aceto
Balsamico non DOP
? Burro light, margarina e margarina light
? Condimenti a composizione non
definita
? Sughi (ragù, pesto, ecc.)
pronti
? Salse (maionese, senape,
ketchup), paté, pasta d’acciughe
? Mostarda
? Dadi, preparati per brodo,
estratti (di carne e vegetali)
? Insaporitori aromatizzanti
? Agar Agar in polvere, in
barrette
? Colla di pesce
? Gelatina alimentare
? Lievito chimico (agenti
lievitanti)
? Lievito fresco liquido di Birra
? Lecitina di soia
? Curry
? Tofu
? Vanillina
Besciamella
Lievito naturale o lievito madre
o lievito acido
Seitan
NB: questa scheda non ha la
pretesa d’esser completa ma vuole essere un punto di partenza dove noi
chiediamo a tutte le persone che la seguiranno d’esporci con puntigliosità i
loro pareri e le risposte del loro organismo, in modo tale non solo di
migliorarla ma di renderla più efficiente e completa per tutti.
SCUOLA DI NHATUROPATIA HERMETE - SOPHIA
Il nostro Centro è a
Vostra disposizione
Dott.ssa
Silvia Nogarol dell’Erboristeria di
Ceneda – Vittorio Veneto – Responsabile scientifico CRPO
Vittorio
Alberti Naturopata – Erboristeria
Armonia – Quero BL - direttore del Centro Ricerche Piante Officinali
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